Si aggiunge ancora incertezza al lancio dei Huawei P50. Dopo aver condiviso la notizia della probabile presentazione dei Huawei P50 per il giorno 29 luglio, giungono novità relative alla probabile commercializzazione dei dispositivi in numero non certo importante, almeno nella prima fase post-uscita.
Il ritardo di mesi per il lancio dei top di gamma per mancanza di specifiche componenti hardware, come prevedibile, avrà anche delle conseguenze importanti sulla distribuzione commerciale degli smartphone successori della serie P40. Come riportato da sempre ben informato Teme, le vendita cominceranno in maniera graduale per alcuni modelli e non per altri, anche coinvolgendo solo alcune zone geografiche rispetto ad altre.
Stando a quanto affermato dal leaker Teme appunto (al quale non è possibile non conferire una certa autorevolezza), i primi pronti alla vendita saranno i Huawei P50 standard e Pro nelle relative versioni 4G. Sarà possibile acquistarli nel mese di agosto e la loro distribuzione sarà globale nella quantità di 2 o 3 milioni di unità. Chi vorrà puntare invece sugli stessi smartphone ma sui modelli 5G dovrà attendere e neanche poco. Si parla già di autunno e dunque non prima di fine settembre.
Altra storia caratterizza i Huawei P50 Pro +, ossia i dispositivi top premium assoluti di quest’annata davvero particolare per il brand Huawei. Per l’ammiraglia in questione, sempre il leaker Teme suggerisce non più di 300.000 device a disposizione, tra l’altro solo in Cina e tanto più nel tardo autunno. Insomma, si tratterà di un dispositivo per pochi eletti, decisamente non di massa, almeno fino alla fine del 2021.
Questa tabella di marcia, se confermata dalla reale strategia del brand asiatico, ci dice almeno due cose. Prima di tutto con queste scarse disponibilità e limitazioni, difficilmente si otterranno i risultati di vendita della serie precedente P40. Tanto più, con il modello top premium P50 Pro + praticamente introvabile e posticipato nell’ultima parte dell’anno, per un’altra serie Mate non ci sarà spazio prima dell’anno prossimo, altrimenti getterebbe ombra sui device già usciti con un clamoroso autogol.