Clubhouse è salito agli onori della cronaca per una particolarità, il solo utilizzo della voce per interagire con gli altri utenti. Da quel momento, sono state tante, troppe, le piattaforme che hanno, per così dire, preso spunto dal social della voce, come nel caso, solo per citarne qualcuno, di Facebook, Spotify, Twitter e LinkedIn. Era ora che Clubhouse facesse altrettanto, prendendo in prestito qualcosa dai suoi concorrenti, vale a dire il servizio di messaggistica testuale, conosciuto come ‘Backchannel‘.
Come riportato da ‘theverge.com‘, il social della voce sta ancora sperimentando questa possibilità, scoperta per caso e poi rimossa non appena la notizia è saltata fuori. L’obiettivo di Clubhouse è quello di offrire ai propri utento uno strumento di contatto più personale e privato, che si affianchi alle più tradizionali chat vocali, che resteranno, in ogni caso, il cuore pulsante del servizio (quel quid che l’ha reso celebre negli scorsi mesi, facendone il fenomeno del momento). Gli sviluppatori non hanno mai fatto menzione del servizio di messaggistica testuale, che nemmeno è stata intercettata nel changelo dell’ultima versione.
La sperimentazione sarà di certo relegata ad un numero ristretto di utenti, in attesa di capire se ci saranno le condizioni di farla debuttare pubblicamente. Clubhouse testa diverse funzioni, come tutte le piattaforme fanno: alcune vengono poi implementate, mentre altre no, ma non sappiamo dirvi se il servizio di messaggistica testuale, meglio noto come ‘Backchannel’, verrà alla fine reso pubblico nella versione finale dell’app per iOS e Android. Per dirlo è ancora presto, vi chiediamo di avere un altro po’ di pazienza. Siamo sicuri di potervi dire di più nel giro di qualche settimane. Nel frattempo, se avete qualche domanda da farci il box dei commenti in basso è a vostra disposizione: vi risponderemo nel più breve tempo possibile.