Il sostituto della carne arriva da funghi e batteri almeno secondo il concept che arriva dai ricercatori di Utrecht e Copenhagen e che si muove nel filone della sostenibilità e sicurezza alimentare. Il gruppo di ricerca ha ricevuto 7,5 milioni di euro a sostegno della creazione di un sostituto della carne nato da funghi e batteri evitando così quello che possiamo definire un anello della catena alimentare.
I ricercatori sono pronti a scommettere su questa rivoluzionaria idea che permetterebbe quindi di salvaguardare l’ambiente evitando allevamenti intensivi e crudeltà mettendo sul tavolo un nuovo tipo di sostituto della carne, una combinazione i funghi e batteri di cui si impegnano a trovare il mix perfetto. A causa della loro “vulnerabilità” funghi e batteri devono essere curati in modo che siano gustosi e nutrienti come la carne.
Il professore Dott. Han Fusten, che guida il gruppo di ricerca a Utrecht, ha subito commentato: “Questa è una grande notizia, con questi finanziamenti si potrà fare un grande passo avanti”. Con la loro ricerca sarà possibile evitare che gli animali trasformino per noi i vegetali in proteine: “Vogliamo invece trasformare direttamente le proteine in modo molto complesso. In caso di successo, potrebbe essere un enorme passo avanti nella sostenibilità e nella sicurezza alimentare”.
Funghi e batteri vengono aggiunti alla materia vegetale e sono loro a digerirla dando vita ad una grande quantità di proteine nutrienti e di alta qualità con cui preparare sostituti della carne. Adesso bisognerà trovare la giusta combinazione per dare vita non solo al processo di trasformazione ma anche per rendere il sostituto della carne gustoso, con una buona struttura e con facilità di digestione.
Se qualcuno si dice felice dell’esperimento sperando in un’alimentazione sostenibile in futuro a favore del nostro ambiente, altri ancora sono disperati al solo pensiero. In entrambi i casi ci sarà da aspettare visto che il progetto durerà almeno sei anni.
FUNGHI E BATTERI ALIMENTAZIONE DEL FUTURO?
Non è la prima volta che si parla di microorganismi come alimentazione del futuro visto che anche l’Università di Bologna ha messo sul tavolo lo stesso studio qualche anno fa mettendosi alla guida di un consorzio di 30 partner provenienti da 14 Paesi europei con l’obiettivo di creare i cosiddetti “Smart Microbiome Food Products”.
Al centro dello studio c’è la creazione di nuovi alimenti nati da sistemi alimentari in cui i microorganismi di animali e piante (batteri, virus, funghi) saranno ottimizzati per realizzare in modo sostenibile prodotti di qualità superiore. Lo studio è iniziato nel 2018 per una durata di 5 anni, questo significa che tra un paio di anni avremo i primi risultati insieme al primo sostituto della carne.