Tom Hiddleston è Loki su Disney+, antieroe alla ricerca di se stesso (recensione)

Loki su Disney+ segna il ritorno di Tom Hiddleston nei panni del dio dell'inganno, dopo Avengers: Endgame: la recensione dei primi 2 episodi

Loki su Disney+

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Loki su Disney+ ha l’arduo compito di continuare a mantenere alta la qualità delle serie Marvel Studios. E con Tom Hiddleston, che da dieci anni veste i panni di questo carismatico personaggio, la Casa delle Idee ha fatto di nuovo centro.

La stampa ha potuto vedere in anteprima i primi due episodi della serie tv, che debutterà su Disney+ dal 9 giugno. Ovviamente con sole 2 ore a disposizione (ogni episodio dura all’incirca 50 minuti) è abbastanza difficile dare un giudizio complessivo. Però è sufficiente per capire che il prodotto ha tutte le potenzialità per diventare uno dei titoli più visti in streaming.

L’episodio pilota si ricollega agli eventi di Avengers: Endgame, dove i nostri sono tornati indietro nel tempo e stanno recuperando il Tesseract. In un momento di confusione, Loki afferra il potente cubo cosmico e fugge in una linea temporale. Il dio dell’inganno pensa di essere al sicuro, ma non sa che i suoi movimenti anomali sono stati intercettati dalla TVA, ovvero la Time Variance Authority, azienda che si occupa di sistemare le linee temporali per evitare la creazione di eventi “nexus” (un termine familiare per chi ha visto WandaVision) che, se non corretti, possono ramificarsi in più multiversi.

Loki viene immediatamente catturato e messo sotto processo. Tuttavia, l’agente TVA Mobius, incaricato di dar la caccia alle Varianti che interferiscono nelle linee temporali, decide di dargli una scelta: collaborare con l’agenzia per aiutarli a fermare un criminale, oppure essere cancellato dall’esistenza. Al nostro protagonista, quindi, non resta altro da fare se non accettare l’offerta.

Tom Hiddleston interpreta Loki da ormai un decennio ma il personaggio che vediamo non è quello che abbiamo imparato a conoscere. Loki è ancora quel soggetto acerbo e meschino che non ha conosciuto il valore dei legami familiari né il sacrificio ultimo, che lo ha portato alla morte in Avengers: Infinity War. È il Loki di The Avengers, senza scrupoli, beffardo ed egoista. Eppure Mobius vede qualcosa in lui. Sente che oltre quel muro di sicurezza si nasconda “un ragazzo impaurito”, come lui stesso gli dirà.

Tom Hiddleston e Owen Wilson sono un duo perfetto sullo schermo: funzionano nel ruolo di partner/compagni di squadra. Mobius è anche una sorta di mentore per Loki, che inizia a imparare in fretta il suo nuovo mestiere alla TVA.

Se WandaVision ha esplorato le fasi del lutto, The Falcon and the Winter Soldier ha raccontato l’America odierna tra tensioni politiche e razziali, con Loki si continua a parlare di supereroi offrendo uno sguardo intimo a temi più complessi. Si assiste a una sorta di reset del personaggio, e il tema principale sembra essere quello della redenzione: Mobius crede fermamente nelle capacità dell’asgardiano, nonostante il suo superiore, l’algida Ravonna interpretata da Gugu Mbatha-Raw, lo metta in guardia. L’agente è invece pronto a fargli da padrino e metterlo alla prova. Occhio anche a Hunter B-15, soldato che ha il volto di Wunmi Mosaku. Una dura sul campo che darà del filo da torcere a Loki, regalando scene davvero dinamiche e divertenti.

Loki è impossibile da decifrare. Non è un villain, né un eroe. Piuttosto si inserisce nel classico stereotipo dell’antieroe secondo il modello eastwoodiano: duro, sprezzante del pericolo, per nulla dotato di empatia. Eppure questo Loki prova a cambiare. C’è in particolare un dialogo tra lui e Mobius che sottolinea la dualità del suo personaggio: “Nessun cattivo è davvero cattivo, e nessun buono è davvero buono”.

Il finale del secondo episodio incentiverà il pubblico a sintonizzarsi per vedere il successivo.

Loki su Disney+ è una esilarante avventura a spasso nel tempo, tra varie epoche storiche (citiamo la distruzione di Pompei e il delizioso quanto geniale excursus sul criminale statunitense DB Cooper) e ricerca dell’identità. Sarà interessante vedere come questo Loki esplorerà se stesso, capendo chi è davvero e qual è il suo posto nel mondo.