Giornata Mondiale dei Simpson, perché continuare a guardarla nonostante tutto (secondo Matt Groening)

Il 19 aprile è la Giornata Mondiale dei Simpson e il papà della serie Matt Groening la difende dalle critiche sulla qualità in picchiata dopo oltre 30 anni di programmazione


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Ogni anno il 19 aprile la Giornata Mondiale dei Simpson ricorda a tutti perché, dopo oltre trent’anni, questa serie non solo esiste e resiste, ma è ancora capace di catalizzare uno zoccolo duro di appassionati nonostante non sia più – a detta di tutti e perfino del suo creatore – quell’incantevole gioiello di satira e comicità surreale degli esordi.

La scelta della data della Giornata Mondiale dei Simpson non è casuale: il 19 aprile 1989 è andato in onda negli Stati Uniti il primo episodio della serie animata di Matt Groening. Da allora si sono susseguite 32 stagioni ed altre due sono state appena confermate da Fox, lo scorso marzo, con un doppio rinnovo che consentirà alla saga degli abitanti gialli di Springfield di superare quota 750 episodi.

Quest’anno la Giornata Mondiale dei Simpson arriva a poche settimane dal recente traguardo dei 700 episodi, in occasione del quale il papà dei Simpson Matt Groening aveva commentato le frequenti critiche alla serie, su tutte quella di non essere più “quella di una volta”. Ovvero, di aver perso la profondità dei personaggi, la qualità della critica sociale, la capacità di emozionare. E di avere trame spesso inconcludenti, basate su situazioni sempre più improbabili e spesso forzate. Anche la satira dei personaggi dello show business o della politica americana, sempre divertente, è diventata nel tempo meno pungente e caustica, limitandosi – nei casi in cui c’è una guest star a prendervi parte – a celebrarne le caratteristiche anziché farne una rappresentazione satirica.

In occasione della Giornata Mondiale dei Simpson vale la pena ricordare le recenti dichiarazioni di Matt Groening nell’intervista a USA Today per l’episodio 700 de I Simpson: il disegnatore e produttore esecutivo della serie ha difeso pubblicamente la qualità della scrittura e ha riflettuto sulle condizioni attuali in cui la sua creatura più famosa compete con un’offerta incredibilmente più ampia che negli anni Novanta. Inoltre ha invitato i fan storici a non mollarla dopo trent’anni trascorsi insieme.

Do qualche consiglio alle persone che sono cresciute con I Simpson e potrebbero pensare che non sia più adatta a loro. Guardatela ancora: la satira e la qualità dell’animazione sono fantastiche. Sono molto orgoglioso degli sforzi del team. Adoro alcune delle cose selvagge che abbiamo fatto ultimamente. Ora siamo circondati da serie animate con genitori grassi e stupidi in famiglie ribelli, quindi i Simpson potrebbero non essere l’unico gruppo stravagante del panorama, ma le storie che raccontiamo in questi giorni sono piuttosto intelligenti e folli.

Come ogni anno in occasione della Giornata Mondiale dei Simpson il tormentone sarà la domanda sulla sua fine: quando Homer, Marge, Bart, Lisa e Maggie si congederanno definitivamente dal pubblico? Il creatore di Futurama e Disincanto, forte del recente rinnovo che assicura la messa in onda fino al 2021, risponde che “non c’è una fine in vista perché ogni volta che speculo sulla fine della serie, le persone che ci lavorano e i fan più accaniti si arrabbiano molto. Quindi, dico sempre che non c’è un orizzonte“.