Per bloccare l’account WhatsApp di qualsiasi persona è sufficiente conoscere il suo numero di telefono. Questo è quanto emerge dalla ricerca di alcuni esperti spagnoli, che avrebbero messo in evidenza il bug, per cui basterebbe aver installato l’app della piattaforma IM sullo smartphone e conoscere il numero di telefono della vittima, che continuerà a ricevere codici di verifica a mezzo SMS mentre il malintenzionato insisterà nello sbagliarlo intenzionalmente per il prolungamento dei tempi di attesa relativi alla ricezione di un nuovo codice, fino a toccare quota 12 ore.
La ricezione dei codici di verifica, fino a questo momento, rappresentano l’unico fastidio associato alle azioni del cyber-delinquente, almeno fino a che la vittima, per qualsiasi motivo, non decida di disinstallare e installare l’applicazione, magari anche solo per un banale cambio di smartphone (cosa che lo obbligherà ad aspettare 12 ore per la richiesta di un nuovo codice di verifica per riprendere ad utilizzare WhatsApp). A questo punto, il criminale potrà contattare l’assistenza clienti del servizio fingendosi la vittima, e chiedendo la disattivazione dell’account per la sottrazione dello smartphone.
L’utente verrà così disconnesso dall’account, dovendo attendere le 12 ore di cui sopra, terminate le quali, provando il cyber-delinquente ad accedere nuovamente e ripetendo il tentativo, che naturalmente non andrà a buon fine, un certo numero di volte, l’app prenderà a bloccarsi in maniera definitiva, cui poi seguirà il ban dell’account. La vittima ha poi un mese di tempo per cercare di rimettere le cose a posto (passati i 30 giorni non ci sarà più niente da fare). Come potete vedere, non occorrono particolari conoscenze per riuscire nella cosa: speriamo che WhatsApp possa risolvere la situazione in qualche modo. Se avete qualche domanda da farci il box dei commenti in basso è lì appositamente: proveremo a rispondervi nel più breve tempo possibile.