Wear OS si arricchirà presto di una novità in tema con l’estate, vale a dire l’indice UV (incluso nell’app Meteo), dato che contrassegna il livello di radiazione solare ultravioletta in una specifica area del globo. Una novità gradita, ma che probabilmente non corrisponde a quella che gli utenti si sarebbero aspettati. Nonostante sia stato ripristinato il comando ‘Ok Google‘, l’esperienza dell’assistente vocale non è poi così esaltante come si era immaginato. I bug continuano a farsi sentire con insistenza, tra dati non visualizzati a schermo, malfunzionamento dell’invio di messaggi, mancata ricezione delle indicazioni per la navigazione con Google Maps, e così via discorrendo.
Google Assistant sarebbe dovuto essere l’arma in più dei prodotti Wear OS, cosa che fino a questo momento non si è purtroppo verificata. Speriamo che il colosso di Mountain View inverta al più presto la rotta, dedicandosi con maggiore cura e dedizione al sistema operativo proprietario concepito per gli indossabili. Samsung pare essere intenzionata a dotare i suoi prossimi smartwatch proprio di Wear OS (il riferimento è ai Samsung Galaxy Watch 4 e Watch Active 4, al cui lancio non dovrebbe ormai mancare molto tempo), preferito al proprio Tizen OS (di per sé molto fluido e per questo particolarmente amato).
L’azienda asiatica non avrebbe mai optato per questo cambio improvviso se non fosse stata sicura dell’affidabilità di Wear OS (evidentemente Big G ci sta lavorando seriamente, e ben presto si noteranno i miglioramenti tanto attesi). A questo punto siamo proprio curiosi di capire come il colosso di Mountain View interverrà sul sistema operativo proprietario pensato per i dispositivi indossabili per perfezionarlo e convincere così tutti gli scettici (tutt’altro che pochi). Se avete qualche domanda da farci il box dei commenti in basso è a vostra disposizione: vi risponderemo nel più breve tempo possibile.