Il Napoli di Gattuso non fallisce il secondo appuntamento Champions in una settimana. Dopo la vittoria contro il Milan a San Siro, la truppa di Gattuso bissa l’impresa all’Olimpico di Roma mettendo ko l’undici di Fonseca unico rimasto in corsa in Europa.
Vincere consecutivamente a Milano e Roma è sempre un’impresa. Giusto applaudire ai meriti di Gattuso per aver guidato il Napoli alla conquista di sei punti che riavvicinano il Napoli al traguardo del ritorno in Europa fissato dalla società al principio della stagione.
Dato il giusto merito per questa doppia vittoria di assoluta importanza e rilevante prestigio, restano intatti tutti i dubbi e le critiche sulla gestione di Gattuso. In un campionato così equilibrato ed in una stagione così anomala , il Napoli con il suo organico aveva tutti i requisiti per concorrere in pieno alla lotta Scudetto.
Purtroppo gli errori nella conduzione tecnica di Gattuso hanno condotto il Napoli a disfatte catastrofiche contro Torino, Spezia, Verona, Genoa Sassuolo. Gattuso contro questi avversari di gran lunga inferiori ha conquistato 2 dei 15 punti disponibili. Ne avesse conquistati la metà la storia di questa stagione sarebbe stata ben diversa. Nel frattempo il Napoli è stato eliminato dall’EL e dalla Coppa Italia perdendo anche la SuperCoppa contro la Juventus. Due mesi terribili nelle quali , Gattuso ha perso la bussola ed anche il rinnovo del contratto bloccato dal Presidente Aurelio De Laurentiis.
L’organico del Napoli era idoneo a fronteggiare tutte le situazioni critiche volta per volta indicate come spiegazione ai deludenti risultati: covid-19, infortuni, una gara ogni tre giorni. Tutte situazione che tutti i club di vertice di tutto il mondo stanno subendo e gestendo. Chi meglio,chi meno bene.
Al momento i più abili a gestire il proprio organico sono stati Conte, Pioli e Gasperini le cui squadre sono le principali candidate al podio finale. Non a caso sono i tre tecnici più esperti ed attrezzati. Pirlo ha contribuito ad affondare la Juventus che rischia addirittura di uscire dalla Champions della prossima stagione. Simone Inzaghi e Fonseca sono in linea, tutto sommato con il potenziale a loro disposizione. Gattuso è quello che ha rischiato grosso compromettendo gli investimenti della società. Sarà lo sprint finale ad emetter il verdetto definitivo. Di certo chi esalta, oggi, Gattuso non dimentichi mai che l’allenatore del Napoli al momento ha fatto la metà del proprio dovere con l’organico a disposizione.
Aggiungo un altro elemento alle considerazioni emerse dal dibattito. Andate a verificare le formazioni di partenze della gare disputate dal Napoli contro Torino,Spezia,Verona,Genoa e Sassuolo. Nonostante le defezioni, quelle formazioni io sono convinto fossero comunque idonee a far meglio dei 2/15 punti conquistati.
Analisi ineccepibile con metà dei 15 punti eravamo al vertice. Le chiacchiere stanno a zero i numeri non mentono. Adesso lo svolta oppure sarà una stagione fallimentare.
Caro Iannicelli, ieri sera come sempre ti ho ascoltato ed ho invano cercato di entrare in diretta per darti il mio plauso pubblico. Sono mesi, che vado dicendo che Gattuso è inadeguato al Napoli e a questo Napoli. A tutte le tue considerazioni vorrei aggiungerne un’altra che, se ritieni, puoi sottolineare. Un allenatore, come chiunque in qualsiasi campo della vita, si giudica non sul singolo episodio ma in un lasso di tempo più o meno lungo. I cercatori d’alibi dimenticano, oltre che le tante sconfitte, le prestazioni al limite dell’indecenza, un altro particolare importantissimo. Lo scorso anno, dopo la vittoria della Coppa Italia e fino al Barcellona, il Napoli ha avuto più di 10 partite senza alcun “significato”. Quale migliore occasione per un allenatore per “forgiare” la squadra, per costruire certezze, per instillare un gioco nella testa dei suoi? Gattuso ha fatto scelte ben precise: partenza del gioco dal basso, tiki taka all’indietro, centrocampo a due con la scelta di Bakaioko, Osimhen scelto per il calcio che aveva in mente, calciatori che avevano dato equilibrio alla squadra gettati via come stracci (in particolare Demme), altri schierati ossessivamente fuori posizione. Non parliamo dell’atout dei 5 cambi, usati alla viva il parroco… Poi col nuovo anno, ad eccezione di poche iniziali partite, sono cominciati i problemi… lì, con l’assenza di tanti, avrebbero dovuto venir fuori il gioco di squadra, la compattezza dei calciatori, le CERTEZZE accumulate quando si poteva (mai vista una difesa così!) ed invece il Napoli di Gattuso è franato senza se e senza ma! Gattuso, a mio avviso che seguo il calcio da 60 anni e che in gioventù ho fatto per 5 anni il giornalista sportivo, ha commesso in quel periodo i suoi errori fondamentali, quando poteva e non ha saputo fare! ora per me può arrivare anche terzo; deve andare via e lo dico con grande rammarico perchè speravo che potesse far bene ma va giudicato su un anno di lavoro e al di fuori anche del risultato finale (so che sei un “risultatista” a differenza mia). Ma a mio modesto avviso una coppa Italia ed una qualificazione Champions non possono cancellare gli infiniti errori che ha commesso nell’arco di un anno e più. Scusa la lungaggine ma mi andava di dirtelo! buon lavoro.
Concordo perfettamente con la tua analisi, Peppe!
Gattuso ha senza dubbio tanti alibi, ma gli alibi non possono giustificare degli errori che si sarebbero potuti evitare. 2 punti su 15 sono davvero pochini, ma l’inesperienza a certi livelli non la riesci a bilanciare con carattere e temperamento. Resta il rammarico per un campionato che poteva andare diversamente, speriamo di poter dare continuità ai risultati per un finale di stagione all’altezza delle ambizioni della società e della piazza.
Purtroppo è proprio così, l’organico della rosa di quest’anno poteva competere ad alti livelli anche in Europa.
Scelte sbagliate e qualche “incocciata”,di calciatori e mister,hanno pregiudicato una stagione che poteva regalare grandi gioie alla piazza