Sale la tensione tra i tifosi ed i club per il caro biglietti. L’inizio delle partite di cartello in Italia ed in Europa ha prodotto un’impennata nel prezzo dei biglietti che ha scatenato vivaci proteste da parte dei tifosi italiani. I casi più eclatanti delle ultime settimane sono quelli rappresentati da Napoli e Milan le cui società si sono ritrovate nella bufera dopo aver pubblicato i prezzi di due gare molte attese da entrambe le tifoserie.
Per il big match contro la Juventus, in programma sabato prossimo 11 settembre alle ore 18.00, i biglietti di curva costeranno cinquanta euro. Un prezzo niente affatto popolare che ha suscitato molto malumore. 50 euro sono tanti, specialmente se alla partita assistono più persone dello stesso nucleo familiare. Un vero e proprio salasso che ha generato vivaci polemiche contro il Presidente De Laurentiis reo di praticare il caro biglietti.
Oltre il doppio costavano i biglietti per il debutto a San Siro del Milan in Champions League. 119 euro per una curva. Una cifra esorbitante che ha generato delusione e rabbia anche perchè per assistere al match di Champions dell’Inter dal medesimo settori i cugini nerazzurri ne pagheranno appena 48.
La sollevazione popolare ha indotto il Milan a ripensarci. La vendita dei salatissimi biglietti stata sospesa. La società ha annunciato una forte decurtazione del costo dei biglietti prima di riaparire il botteghino ( leggi di più). Una bella ed importanti vittoria quella dei tifosi del Milan. Nulla da fare invece per quelli del Napoli che dovranno pagare ben cari e salati i biglietti per Napoli Juventus sperando almeno in una vittoria che porti Insigne e compagni in testa alla classifica di Serie A a più otto sui rivali bianconeri.
I club hanno le loro ragioni. Un anno e mezzo senza incassi e ricavi da stadio, capienza limitata degli impianti. Comprensibile il desiderio di far cassa aumetando il prezzo dei biglietti. Dal canto loro i tifosi replicano ricordando che il Covid-19 non ha impoverito i club ma anche tutti i tifosi e le loro famiglie. Sarà molto importante definire un punto di equilibrio che consenta il giusto introito alle società ed ai tifosi di vivere la propria passione senza dover accendere un mutuo. Il costo calmierato dei biglietti sarà un elemento decisivo per riportare la gente allo stadio riaccendendo sopiti entusiasmi.
Io sono da sempre un’abbonata in curva b e, nonostante abbia l’opportunità di entrare in un altro settore senza pagare, ho sempre preferito e scelto la curva! L’ho fatto anche stavolta in occasione del big match contro la juve. Cinquanta euro per una partita di cartello potrebbero sembrare tante ma in realtà non credo siano un prezzo eccessivamente differente da quello dei big match degli anni precedenti. Ciò che però, a mio avviso, sarebbe stato opportuno fare per evitare anche le polemiche, è una sorta di promozione per le famiglie e per le donne in tutti i settori. Tale politica avrebbe invogliato i tifosi ad andare anche considerando l’assenza degli ultras e avrebbe dato al club la possibilità di guadagnare comunque.