Il matrimonio tra Cristiano Ronaldo e la Juventus sembra ormai esser giunto agli sgoccioli. Le prossime ore dovrebbero sancire l’addio tra Ronaldo e la Vecchia Signora dopo tre anni privi di squilli eclatanti. L’ingaggio di Ronaldo non ha arricchito la bacheca internazionale della Juventus ed ha fatto sprofondare in un rosso abissale i bilanci del club.
Certamente Ronaldo le sue reti le ha segnate, certamente ha tenuto accesi ancor di più i riflettori sulla Juventus, certamente è stato decisivo in alcune rimonte come quella di Champions contro l’Atletico Madrid. Ma il giudizio finale sul triennio bianconero di Ronaldo, nonostante i due scudetti vinti, non può esser in alcun modo considerato positivo.
Nonostante i tanti soldi spesi per Ronaldo la Juventus ha continuato, pur cambiando tre allenatori in tre anni, ad esser sbattuta fuori dalla Champions in malo modo non appena le gare salivano un poco di livello. Ronaldo non ha inciso né sui risultati, né sulla mentalità bianconera. E ci vorrà molto tempo per riemergere dalle macerie tecniche ed economiche provocate dal suo passaggio alla Continassa.
Ronaldo alla Juventus si è rivelato un acquisto fallimentare. Approdato a Torino per portare la Champions, il pluripremiato CR7 non ha soddisfatto le aspettative della società e dei tifosi bianconeri, né tantomeno è rimasto contento dei pochi trofei vinti in Italia e delle prospettive future. La scelta di andarsene anche così improvvisamente ed in malo modo non è un gesto di chi campione lo è nell’anima, ma rispecchia totalmente il calcio moderno, legato agli interessi personali, che di “umano non ha nulla.
Un bambino viziato che ha perso su tutti i fronti.
Un mercenario venuto nella Juventus come prodotto difettoso del gioco calcio e del suo business malato.
Comunque un campione tecnicamente parlando, senza alcun dubbio.