Cancellazione cartelle esattoriali 2021 nel Decreto Sostegni, come verificare posizione

Misura molto attesa, i cittadini italiani coinvolti dal condono appena annunciato

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Impossibile non parlare di condono con la mossa della cancellazione cartelle esattoriali 2021 così come prevista dal Decreto Sostegni illustrato nelle scorse ore dal premier Mario Draghi. La mossa era già stata annunciata nei giorni scorsi come raccontato sulle nostre pagine ma ora è ufficiale e quasi subito operativa secondo le modalità di seguito illustrate.

Chi beneficia della cancellazione

La cancellazione cartelle esattoriali 2021 è stata pensata nell’ottica di venire incontro a chi si trova in difficoltà economica a causa della pandemia di Covid-19. Per quanto, dopo l’annuncio di Draghi di ieri, manchi ancora il decreto attuativo corrispondente proprio alla misura di condono, non ci sono particolari dubbi sulla prossima operazione. Proprio le cartelle interessate dalla misura saranno quelle affidate agli agenti della riscossione (dunque prima ad Equitalia e poi all’Agenza Entrate Riscossione) tra il 2000 e il 2010. Puntualizzando, l’anno di riferimento è quello in cui il cittadino è stato iscritto a ruolo proprio per la segnalazione dell’importo non pagato ad un ente.

Oltre al requisito temporale su indicato, la cancellazione riguarda anche solo le cartelle con importo inferiore ai 5000 euro abbinato a cittadini con redditi complessivi non superiori ai 30000 euro o anche aziende, questa volta, con reddito non superiore ai 50.000. Nella misura rientreranno certamente tasse non pagate molto comun come le multe, l’IMU, la TASI.

Verifica della propria posizione

Per verificare la misura della cancellazione cartelle esattoriali 2021 nei propri riguardi, si potranno eseguire i seguenti passaggi. In realtà sarà la stessa Agenzia delle Entrate Riscossione a stralciare il debito dei cittadini beneficiari ma la propria situazione potrà di ceto essere controllata sempre nell’area riservata del sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it. L’accesso potrà essere effettuato con Spid, Carta d’identità elettronica o la carta nazionale dei servizi ma anche con vecchio PIN in dotazione anche se quest’ultimo non sarà più valido da ottobre prossimo.