The Weeknd boicotta i Grammy, la Recording Academy risponde

Continua la protesta di The Weeknd contro i Grammy: "Corrotti, selezioni tutt'altro che trasparenti". Ecco la risposta della Recording Academy

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The Weeknd boicotta i Grammy e mantiene il punto sulla sollevazione di cui da mesi si è reso protagonista. Abel Tesfaye – questo il nome di battesimo dell’artista – non ha mai nascosto la sua indignazione per le mancate nomination per il suo ultimo album After Hours (2020). In più occasioni l’artista di Save You Tears ha definito i Grammy Awards come “corrotti”.

The Weeknd come Zayn Malik

La nuova presa di posizione arriva giorni dopo la polemica sollevata da Zayn Malik. L’ex One Direction, non vedendo il suo nome tra le nomination annunciate a novembre, ha pubblicato due messaggi al vetriolo contro i Grammy parlando di selezione non trasparente, favoritismi e anche di razzismo.

I due artisti hanno dunque accusato male il colpo di non essere presenti tra le nomination ed entrambi parlano di mancanza di trasparenza.

The Weeknd boicotta i Grammy

Indignato per la mancata selezione The Weeknd boicotta i Grammy e annuncia che non consentirà più alla sua etichetta di sottoporre la sua musica alla commissione che seleziona i candidati. Abel Tesfaye lo ha riferito in un’intervista rilasciata al New York Times. Anch’egli, come Zayn Malik, parla di “troppi misteri al processo di selezione” e per questo non intende né per quest’anno né per il futuro sottoporre la sua musica all’esame della giuria.

La risposta della Recording Academy

Le invettive di The Weeknd sono indirizzate proprio alla Recording Academy, l’associazione nata nel 1957 che conferisce i Grammy Awards agli artisti.

Le sollevazioni portate avanti dall’artista di Blinding Lights non sono certamente passate inosservate. Il New York Times, infatti, ha raccolto le dichiarazioni di Harvey Mason Jr., amministratore delegato ad interim della Recording Academy, che ha riferito:

“Spiace che ci siano persone arrabbiate. Per il prossimo anno penseremo a come migliorare il processo”.

The Weeknd boicotta i Grammy e non torna indietro, e riceve anche il plauso di molti colleghi specialmente sulle proteste contro l’assenza di trasparenza delle selezioni.