Ermal Meta sceglie Caruso di Dalla per Sanremo, “la canzone che tutti mi hanno sconsigliato di fare”

Nella serata dedicata alla canzone d'autore, Ermal Meta porta sul palco un brano di Lucio Dalla

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Ph: Emilio Tini


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Ermal Meta sceglie Caruso di Lucio Dalla per la serata dedicata alle Cover del Festival di Sanremo 2021. Nella terza serata del Festival, riservata alla canzone d’autore, l’artista si esibirà in Caruso, uno dei brani più apprezzati dell’intera discografia di Lucio Dalla.

Ho scelto la canzone che tutti mi hanno sconsigliato di fare. Mi sono messo al pianoforte e ho registrato Caruso, l’ho mandata al maestro Calvetti e gli ho chiesto di fare un arrangiamento che fosse degno della grandezza della canzone. Gli ho detto che avrei voluto farla con dei mandolini perché è una canzone che rappresenta la napoletaneità; lui mi ha parlato della Napoli Mandolin Orchestra. Sarebbero dovuti essere di più ma saranno solo in 4, sono 12 in genere ma più di 4 non si poteva”, racconta Ermal Meta nella conferenza stampa che anticipa la sua partecipazione al Festival della Canzone Italiana con una canzone d’amore.

Ermal Meta torna a Sanremo da vincitore. Dopo aver occupato il gradino più alto del podio, con Fabrizio Moro e la canzone Non Mi Avete Fatto Niente, per il suo ritorno al Festival Ermal Meta punta tutto sull’amore di Un Milione Di Cose Da Dirti, che anticipa l’album Tribù Urbana, in uscita il 12 marzo.

“In genere scrivo stando sul palco, questa volta invece di stare sul palco mi sono messa in platea. Ho immaginato di essere parte del pubblico. Gran parte delle persone che vanno a vedere i concerti ci vanno per cantare, mi sono messo nei loro panni e ho scritto canzoni che secondo me possono essere cantate a squarciagola”, racconta sui brani del nuovo disco di inediti, anticipato dal singolo sanremese.

Un Milione Di Cose Da Dirti

Un Milione Di Cose Da Dirti racconta due personaggi, le cui identità non vengono svelate. “Non ho voluto utilizzare due nomi per non confinare la storia nei loro nomi. Ho voluto utilizzare queste due immagini per renderla un po’ fiabesca. Succede spesso che quando due persone si vogliono bene non ci si chiama più per nome e quando ci si chiama per nome sembra quasi strano”, le parole di Ermal che parla del brano come di “una canzone d’amore verticale, parte da qui e cerca di salire”.

Protagoniste della canzone sono quindi due persone: la prima con il cuore a sonagli, la seconda con gli occhi a fanale.

Il ritorno di Ermal Meta a Sanremo

Ermal Meta torna al Festival con uno spirito completamente diverso rispetto al passato e con una vittoria alle spalle.

“Si potrebbe pensare ‘Vai perché vuoi vincere di nuovo’, invece non mi interessa. Vado lì perché in questo momento è l’unico palco sul quale si può salire. Voglio salire sul palco e far sentire una canzone che fa parte di un bouquet di canzoni, del disco che uscirà a marzo”.

Tribù Urbana

Nell’album Tribù Urbana non ci sono collaborazioni tuttavia un featuring arriverà in futuro, ma non si troverà nel disco. “Non posso dire niente di più. In un’epoca in cui i feat abbondano volevo fare qualcosa di controcorrente; è un disco strano per me, ci ho lavorato con la voglia di libertà quando la libertà mancava. Non ho pensato a nessuna collaborazione nel disco ma ho fatto qualcosa con un grande amico, un collega, una cosa fuori dal disco per puro gusto artistico. Vedo troppi feat, troppe cose scollegate l’una dall’altra. Quello che ho fatto con questo collega è nato in modo spontaneo”.

Tra i brani, racconta Stelle Cadenti, una “fotografia fatta da un ubriaco, molto artistica ma anche poco nitida”. C’è spazio anche per Gli Invisibili, “una camminata guardando in faccia ogni componente di questa tribù urbana, anche quelli che non vedi”.

Anche ad Ermal Meta è successo di sentirsi invisibile: “Mi faceva strano vedere interviste di colleghi in cui parlavano di come fosse nata una canzone, quando poi quella canzone l’avevo scritta io; mi faceva soffrire, mi faceva sentire invisibile e ad un certo punto ho detto ‘basta voglio cantare le mie canzoni'”.

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