La fine di Grey’s Anatomy si allontana? “Ogni due anni si pensa alla chiusura”

Come è stata evitata la paventata fine di Grey's Anatomy finora: "Ogni due anni si pensa di chiuderla e invece..."

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Nonostante lo scorso anno alcune dichiarazioni abbiano paventato la fine di Grey’s Anatomy con la diciassettesima stagione, i risultati del medical drama di ABC sembrano respingere l’idea di una chiusura imminente. Sebbene la stessa protagonista Ellen Pompeo abbia dichiarato di avere ormai già dato tutto alla serie, la capacità di rinnovarsi – ad esempio in questa stagione raccontando il dramma della pandemia – sembra la garanzia della longevità del format in onda ormai dal 2005.

L’attore Jesse Williams, che interpreta l’affascinante chirurgo plastico Dr. Jackson Avery nella fortunata serie ABC, ha commentato il successo dello show dichiarando di aver più volte pensato alla fine di Grey’s Anatomy, ma di non aver mai trovato ragioni fondate per la sua chiusura.

Parlando a People, l’attore ha ricordato quante volte si sia accennato alla fine di Grey’s Anatomy nel corso del tempo – da ultimo lo scorso autunno con le parole della stessa Pompeo – salvo poi rinnovare continuamente la serie perché c’era ancora molto da dire e un pubblico fedelissimo da accontentare. Inoltre la longevità dello spettacolo è diventata un tale unicum – ad oggi è il medical drama di prima serata più duraturo della storia della tv, dopo aver superato E.R. – Medici in Prima Linea – al punto da rappresentare essa stessa nuova linfa per il suo costante rinnovo.

Ricordo che sei anni fa mi dicevo: ‘Sì, altri due anni hanno un senso’. E poi altri due anni, e poi altri due. E prima ho scherzato dicendo che Grey’s è come scommettere contro Tom Brady – semplicemente non lo fai. Ovviamente le persone sono affascinate, perché se fosse facile continuare uno spettacolo così a lungo, per così tante ore, tanti episodi per stagione, tante stagioni, tutti lo farebbero.

Tra i fattori del successo che impediscono di tracciare un orizzonte per la fine di Grey’s Anatomy c’è anche l’enorme varietà e inclusione alla base della e storie dei personaggi (e di conseguenza della selezione del cast). Una scelta non certo casuale, ma una “vera formula” messa in campo dalla creatrice Shonda Rhimes e dai suoi produttori esecutivi che ha fatto scuola nella tv generalista portando sullo schermo i volti più diversi per etnia, identità di genere, età, abilità fisiche.

I nostri produttori esecutivi, i nostri registi, noi – come molte cose con Grey’s – abbiamo mostrato al mondo che, nonostante il sistema ti dice che non puoi avere diversità, non puoi avere persone di colore, o lesbiche, o asiatiche, o donne alla guida di qualsiasi cosa, o storie di personaggi gay o storie trans, facciamo tutte queste cose e siamo stati i numeri uno in questo per molto tempo. Shonda ha creato un animale e Krista Vernoff sta facendo un ottimo lavoro.