Gillian Anderson a gamba tesa nella polemica su The Crown: “Poteva raccontare di peggio sui Reali”

Gillian Anderson commenta la polemica su The Crown e la presunta raffigurazione dei Reali come persone cattive: "C'erano cose peggiori da raccontare..."

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Non le manda certo a dire Gillian Anderson, fresca di nomination ai Golden Globes per la sua interpretazione di Margaret Thatcher in The Crown. L’attrice americana cresciuta a Londra, ex compagna dello showrunner della serie Peter Morgan, è intervenuta a gamba tesa nel dibattito ancora molto acceso sulla rappresentazione della famiglia Reale inglese: nonostante la quarta stagione sia uscita lo scorso novembre, le polemiche infiammano ancora sulla stampa britannica, soprattutto sul fronte della necessità di chiarire al pubblico la natura fictional e non documentaristica del format.

La quarta stagione di The Crown (qui la nostra recensione) è stata dedicata principalmente al rapporto della Regina con la Thatcher e alla storia tormentata tra Carlo e Diana: temi che hanno riacceso il dibattito nel Regno Unito e causato non poche tensioni, al punto da spingere esponenti del governo a chiedere a Netflix l’introduzione di un avviso all’inizio di ogni episodio per specificare che si tratta di un dramma in costume e non di una ricostruzione storica (richiesta bocciata senza appello da Netflix).

Più di recente la serie è stata criticata per aver raffigurato i membri della famiglia Reale come persone “cattive“. Il biografo reale Penny Junor ha accusato il creatore di The Crown di aver interpretato i rapporti familiari come una lotta tra buoni e cattivi, eroi e antagonisti, per mere logiche narrative: “Ogni drammaturgo ha bisogno di vittime e carnefici e ritengo che ciò che Peter Morgan ha fatto qui sia ritrarre Diana come la vittima e quasi tutti i membri della famiglia reale come cattivi“.

In un’intervista a InStyle l’attrice Gillian Anderson, nonostante la traumatica e recente rottura con Morgan, ha risposto per le rime a questa accusa, sostenendo che l’ex compagno sia stato addirittura clemente nella scelta dei fatti da rievocare e nel modo di proporli al pubblico.

È così ovvio che stiamo facendo uno show televisivo e che questi sono personaggi basati su persone della vita reale. Per quanto mi riguarda è solo una drammatizzazione funzionale al racconto. Ma capisco che ci siano molte persone coinvolte. Ci sono molte cose su cui si sarebbe potuto scrivere – ma sono state escluse – che sono molto peggio di quello che è finito nello show. C’è stata molta edulcorazione in alcuni aspetti in cui non avrebbe dovuto esserci.

The Crown avrà altre due stagioni, che non mancheranno di suscitare polemiche visto che mostreranno – tra le altre cose – il divorzio di Carlo e Diana e la morte prematura di quest’ultima.