Da quando The Crown si è imposta come vero e proprio fenomeno culturale, oltre che commerciale e artistico, le conseguenze si avvertono anche nella sfera più vicina ai Reali inglesi.
Non solo le presunte rimostranze di William ed Harry contro Netflix, le richieste di un esponente del governo di Downing Street a Netflix di specificare che si tratti di finzione, il continuo fact checking dei tabloid inglesi sul contenuto della serie: tra gli effetti di The Crown c’è anche la shitstorm partita contro Camilla, la Duchessa di Cornovaglia, in reazione al racconto del matrimonio di Carlo e Diana nella quarta stagione della serie (qui la nostra recensione). Un matrimonio di cui è stata certamente protagonista.
Il rinnovato interesse del grande pubblico per il mito di Lady D, principessa triste e sofferente ma anche madre amorevole, moglie tradita e a sua volta traditrice, ha fatto sì che sui social partisse un’ondata di commenti contro Camilla, la presunta infiltrata in un matrimonio che in realtà non aveva molte chance di successo sin dall’inizio. La stessa The Crown ha sempre raccontato Carlo come perdutamente innamorato di Camilla da molto prima che conoscesse Diana. Un sentimento mai sopito nonostante l’erede al trono abbia avuto moltissime donne, alcune anche molto affascinanti e famose, ma nessuna in grado di sciogliere il legame con la Parker, ostacolato dalla Royal Family fino all’allontanamento forzato dei due, quando Carlo viene mandato in missione con l’esercito e Camilla data in sposa a Parker Bowles perché la loro storia finisse.
Ebbene, nonostante Camilla sia stata presentata dalla serie come l’amore della vita di Carlo, mentre Diana la scelta della famiglia perché apparentemente perfetta per il ruolo di moglie dell’erede al trono, il pubblico si è rivoltato contro l’attuale futura regina, tra insulti, offese personali, body-shaming. Attacchi che l’hanno dipinta come una rovina famiglie e paragoni che l’hanno sminuita rispetto alla compianta Diana. Un dibattito certamente non nuovo ma rafforzato dalla potenza di fuoco dei social, che ha preso da subito una brutta piega e che ha costretto i social media manager della coppia a bloccare la possibilità di commentare i tweet del profilo del Principe di Galles e dellaDuchessa di Cornovaglia.
Come si può notare, solo gli utenti seguiti e menzionati dal profilo ufficiale di Clarence House, la residenza ufficiale della coppia, possono commentare i tweet di Carlo e Camilla. Per tutti gli altri, il dibattito è chiuso in attesa che si calmino le acque.
Il paradosso è che questa censura si è resa necessaria nel bel mezzo di una campagna contro la violenza sulle donne, che la coppia sta conducendo in questo periodo partecipando all’iniziativa #16days, ovvero 16 giorni di campagne via Twitter volte a sensibilizzare il pubblico contro la violenza di genere, con la condivisione di informazioni e risorse da parte di organizzazioni impegnate sul tema in tutto il mondo. Proprio mentre Carlo e Camilla mettono a disposizione le loro piattaforme per fare cultura di genere e informazione sul fenomeno della violenza sulle donne, sono costretti a difendersi dall’aggressione virtuale di migliaia di utenti che ha per oggetto principale la stessa Camilla.
We are joining #16days of action on Twitter by sharing resources and insight from organisations and initiatives across the world which are working to end gender based violence.
— The Prince of Wales and The Duchess of Cornwall (@ClarenceHouse) November 25, 2020
Una deriva che presumibilmente si riproporrà anche quando The Crown 5, attesa per il 2022 su Netflix, arriverà a raccontare la morte di Diana, ricordando il cordoglio mondiale che derivò dalla sua prematura scomparsa.