Più sicurezza anche coi messaggi dopo iOS 14.4 ed ultimi aggiornamenti

Nuovo contributo da Apple per coloro che vogliono vedere migliorati gli standard di sicurezza

iOS 14.4

iOS 14.4


INTERAZIONI: 483

Stanno indubbiamente migliorando in modo significativo gli standard di sicurezza garantiti da Apple attraverso l’aggiornamento iOS 14.4, senza dimenticare le prospettive alle quali stiamo andando incontro con iOS 14.5 nelle prossime. Almeno stando ad un nostro approfondimento pubblicato nella giornata di ieri. Ebbene, coi recenti rilasci non tutti sanno che la mela morsicata abbia introdotto ulteriori interventi per limitare al massimo le brutte sorprese coi propri dispositivi, almeno stando a quanto raccolto oggi 29 gennaio.

I nuovi passi in avanti fatti con l’aggiornamento iOS 14.4 su iPhone e iPad

In cosa consistono queste novità? Abbiamo conferme, stamane, sul fatto che i tecnici abbiano aggiunto un nuovo sistema di sicurezza sandbox “BlastDoor” su iPhone e iPad. In questo modo, si apprende, riusciranno a prevenire gli attacchi effettuati con l’app Messaggi. Secondo quanto riportato da MacRumors, BlastDoor non è altro che un servizio sandbox che si occupa a conti fatti dell’analisi di tutti i dati non attendibili in iMessage. Insomma, un posto di blocco in più assicurato ai dispositivi Apple per alcune potenziali minacce in entrata.

Provando a scendere ulteriormente in dettagli, una sandbox è un servizio di sicurezza che esegue il codice separatamente dal sistema operativo e questo opera all’interno dell’app Messaggi. Dunque, all’interno di questo ambiente avremo una sorta di protezione extra, nel caso in cui dopo l’aggiornamento con iOS 14.4 dovessero arrivarci messaggi insidiosi. BlastDoor esamina tutti i messaggi in arrivo e ne ispeziona il contenuto in un ambiente sicuro.

Solo così, pertanto, avremo maggiori certezze sul fatto che un iPhone o un iPad con iOS 14.4 e versioni successive del sistema operativo sia in grado di impedire spiacevoli situazioni. Come? Imponendo un “alt” a qualsiasi codice dannoso all’interno di un messaggio, potenzialmente capace di interagire con iOS o di accedere ai dati dell’utente. Il sistema dovrebbe rivelarsi efficace soprattutto con gli hacker che hanno utilizzato la cache condivisa per portare avanti un attacco.