La Serie A potrebbe non fare parte dell’offerta di Amazon Prime Video, come invece era parso fino a pochi giorni fa. Calano le possibilità di vedere i match del nostro campionato sulla piattaforma streaming del colosso di Jeff Bezos, interessato a sole 3 partite per giornata, cosa che la Lega non ha ritenuto accettabile. Luigi De Servio, amministratore delegato della Lega, lo ha affermato al momento dell’apertura delle buste. Lavorare con certi player è cool, ma le modalità di fruizione verrebbero stravolte a scapito dei consumatori. La motivazione di De Servio è stata questa: accettare la proposta di Amazon avrebbe significato spingere gli spettatori ad un abbonamento in più.
Il re dell’e-commerce avrebbe, peraltro, cercato di porre al centro più il marketing che il prodotto in sé, cosa che non sarebbe andata giù alla Lega, chiaramente interessata a valorizzare al meglio i propri contenuti. Si continuerà a puntare su Dazn, la cui crescita è sotto gli occhi di tutti. Le offerte che sono state presentata, per adesso, sono firmate Sky, Dazn, Mediapro ed Eurosport, provider con cui la Lega Serie A imbastirà le dovute trattative private per il prossimo triennio di fruizione. Amazon potrebbe anche rientrare nei giochi dei diritti televisivi stringendo eventualmente accordi con qualcuno dei citati operatori, anche se per adesso sembra essersi un po’ defilata.
Non è stata giudicata soddisfacente l’intenzione di Amazon di prendere solo 3 partite per giornata della Serie A, cosa che avrebbe frammentato ulteriormente il panorama abbonamenti del nostro campionato (considerando che ci sono già Sky e Dazn sullo sfondo, sempre che si aggiudichino loro i diritti televisivi per il prossimo triennio (come sembrerebbe). Il discorso, per adesso, si chiude qui per il colosso dell’e-commerce, che si concentrerà sulla Champions League, abbandonando l’idea di portare la Serie A sulla propria piattaforma streaming (come già avvenuto con la Premier League).