Per capire La Canzone Nostra di Mace con Salmo e Blanco bisogna partire dal titolo: non stiamo parlando di una presentazione che descrive il brano né di una dedica che si palesa dalla copertina. La Canzone Nostra indica la nenia ossessiva che oggi ritorna come un incubo, ma che prima era il filo rosso che legava due anime. I tre artisti uniscono le forze grazie alla tenacia di Mace, capace di mettere in piedi uno stato di claustrofobia esistenziale, quella che imprigiona anche chi è dotato di una corazza impenetrabile.
Il tormento è quello dell’assenza. Mace crea la stanza grazie alle sue esplorazioni sonore. Sì, perché il producer milanese ha trascorso l’estate a studiare i beat di Hiroshi Yoshimura, determinanti per gli anni ’80, e da questi è ripartito per cercare la veste musicale da preparare per i due ospiti.
Il risultato è un beat acido che fa a schiaffi e carezze con atmosfere ambient. Blanco apporta i suoi fermenti adolescenziali, il suo canto e la tenacia; Salmo cauterizza il tutto con la sua lirica matura e appuntita, si prende una strofa e racconta la parte più tossica della solitudine. Qualcosa si è rotto, nella storia che il brano racconta, e se Blanco è la voce della coscienza Salmo diventa il grido della consapevolezza.
Mace amalgama tutto e lo fa bene, se non benissimo. Il suo nuovo album Obe uscirà il 5 febbraio e questo è il primo assaggio. L’8 gennaio, a detta di molti, doveva essere il giorno dell’uscita di un nuovo inedito di Salmo ma ci ritroviamo con una sua collaborazione, e non va affatto male.
La Canzone Nostra di Mace con Salmo e Blanco ruota in torno a Nel Blu Dipinto Di Blu di Domenico Modugno, la nenia ossessiva che in tempi più felici era, nel contesto del brano, la colonna sonora della serenità.
Testo
Il tuo palazzo sembra una città tra le urla
Non sento più la tua aggressività che mi culla
È da ieri che sto in piedi col mio whisky
E non mi vedi tra i problemi che ti creiSono sotto la pioggia come la prima volta
A cantarti “Nel blu dipinto di blu”
Era la canzone nostraE sono in bilico
Vorrei impazzire, morire perché lo so che finirà
Con un vento fortissimo
Potrei scappare, restare
Io ucciderò, ucciderò
Sotto il freddo dell’alba al tramonto
E poi finisco a contare, a contare, a contare per teIl tuo palazzo sembra una città tra le urla
Non sento più la tua aggressività che mi cullaSono sotto la pioggia come la prima volta
A cantarti “Nel blu dipinto di blu”
Era la canzone nostra
Sono sotto la pioggia comе la prima volta
A cantarti “Nel blu dipinto di blu”
Era la canzone nostraDa quando non ti sento dormo fuori con il frеddo (Oh)
L’amore è come un atto violento se vivo perché brucia dentro, ehi
Sto contando mille passi sperando che la pioggia non passi mai
(Ehi) Ma ho solo un cuore per gli attacchi, tu ci cammini sopra con i tacchi
E sai, il dolore uccide, sono incline a soffrire
Quando senti che è la fine, ciò che unisce è più sottile
Vedi che il filo si spezza, diventa una gara ma in stato di ebrezza (Oh)
Meglio restare coi piedi per terra, noi stiamo all’altezza, ehiSono in bilico, dovrei lasciarmi andare giù
Dovrei provare il brivido, passa e non ci sono più per teSono sotto la pioggia come la prima volta
A cantarti “Nel blu dipinto di blu”
Era la canzone nostra
Sono sotto la pioggia come la prima volta
A cantarti “Nel blu dipinto di blu”
Era la canzone nostra