Sono i due grandi successi di fine anno di Netflix, Bridgerton e The Crown, diversissimi tra loro ma uniti dall’ambientazione inglese ed aristocratica, oltre che dall’enorme riscontro di pubblico.
Ma c’è anche un dettaglio particolare che le unisce dal punto di vista visivo ed è una delle location utilizzate per girare scene di entrambe le serie. Per Bridgerton, nello specifico, si tratta di un palazzo usato per ricreare ben quattro diverse residenze per le scenografie della serie. Noto come Wilton House, il sito è molto noto agli addetti ai lavori, in quanto più volte preso a prestito nel cinema e nella tv come location di film e serie tv in costume, da Emma a Orgoglio e Pregiudizio, da Barry Lyndon a The Royals, fino all’acclamata The Crown, appunto.
Costruita nel 1543 dal conte di Pembroke, la Wilton House è un’opera di architettura in stile palladiano, una casa di campagna inglese che sorge nei pressi dell’omonimo paese vicino Salisbury, nel Wiltshire, che per 478 anni è rimasta proprietà della famiglia Pembroke.
Per Bridgerton è stata scelta per inscenare le lussuose residenze del Duca di Hastings, di Lady Danbury e della coppia di protagonisti dopo le loro nozze. Ma soprattutto è stata usata come la Buckingham Palace dell’epoca della Reggenza, residenza reale della Regina Charlotte, sia per la camera da letto che per le stanze di rappresentanza e il giardino. Allo stesso tempo, è servita per ambientare le scene del Duca e della Duchessa di Hastings nel castello di Clyvedon scelto come dimora dalla coppia.
La stessa residenza era stata utilizzata invece in The Crown per mettere in scena uno degli incontri diplomatici di Elisabetta II, quando nella terza stagione, negli anni Sessanta, la Regina accoglie come ospiti il presidente americano John F. Kennedy e la first lady Jackie Kennedy.
La residenza è aperta al pubblico per visite guidate – tranne in questi mesi a causa dell’emergenza Covid – e permette ai visitatori di passeggiare per la casa godendo degli interni e della famosa collezione d’arte di pittori come van Dyck, Pieter Brueghel, Rembrandt van Rijn e Richard Wilson. Gli esterni con 80000 ettari di verde tra parco e giardino, delimitati dai fiumi Wylye e Nadder, consentono anche di realizzare pic-nic.