Una nave anti Covid a Sanremo 2021? L’indiscrezione parte da Dagospia e viene velocemente confermata da indiscrezioni pubblicate sui quotidiani, provenienti dai vertici Rai. Anche l’Ansa rilancia la notizia che fa infuriare il sindaco Alberto Biancheri, che si oppone fortemente.
La Rai escogita una nave anti Covid a Sanremo 2021 per preservare il pubblico, gli artisti e il loro staff onde evitare contagi ma Biancheri rilascia le prime dichiarazioni sul progetto sulle pagine del Secolo XIX e si dice contrario perché sarebbe “uno schiaffo alla città e alla sua economia”.
La settimana del Festival di Sanremo è, in effetti, fondamentale per la città dei Fiori, per gli hotel e per i ristoranti. Perdere gli introiti derivanti dai pernottamenti del Festival di Sanremo si tradurrebbe in una grave perdita per le attività economiche locali.
“Contatterò la Rai per capire se davvero intende percorrere questa strada, spero che l’ipotesi così come è nata all’improvviso, svanisca altrettanto velocemente”, sono le parole di Biancheri che si oppone all’idea della nave anti Covid a Sanremo 2021.
“Una simile soluzione mi sembra proprio l’ultima a cui ricorrere. Lo stesso risultato, cioè salvare lo spettacolo garantendo la presenza di quanti più spettatori possibile all’Ariston, nel rispetto delle norme anti-Covid, lo si può ottenere senza danneggiare gli alberghi e quindi l’intera economia cittadina”, continua, e ha già delle idee che potrebbero trovare attuazione.
Propone di raccogliere il pubblico in un paio di hotel con i quali concordare ogni precauzione anti contagio, inclusi tamponi quotidiani. Si dice d’accordo nel lavorare ad un percorso protetto per consentire agli spettatori di raggiungere il teatro e osserva la necessità di provvedere agli spostamenti di artisti e pubblico ma si oppone fortemente all’idea della nave nel porto di Sanremo, poco profondo – oltre all’aspetto economico – per accogliere una nave di grosse dimensioni.
“Si potrebbero concentrare le persone che potranno seguire le serate festivaliere in teatro, dal 2 al 6 marzo prossimi, in due o tre grandi hotel cittadini, con cui concordare, assieme anche all’Asl, tutte le possibili precauzioni, a cominciare da tamponi quotidiani. La stessa cosa si può fare per quanto riguarda il percorso protetto da individuare per trasferire gli spettatori dagli alberghi all’Ariston e poi riportarli in hotel, considerando che i furgoni entrano nel parcheggio interno sul retro del teatro”.