Massimo Ranieri Qui E Adesso: il “fratellino” Tiziano Ferro, Maradona e il sogno di Sanremo

Tiziano Ferro, Mahmood, Achille Lauro, Ghali, Irama, Gianni Morandi, Maradona, Celentano, Modugno: sono alcuni dei personaggi che Massimo Ranieri apprezza in modo particolare. Ne parla in occasione della presentazione di Qui E Adesso

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Massimo Ranieri presenta Qui E Adesso, il nuovo album già disponibile nei negozi e in digitale. Da domani sarà su Rai3 con lo show che porta lo stesso titolo del disco.

In una conferenza stampa particolarmente piacevole, l’artista si lascia andare a una serie di ricordi del passato, complici alcuni dei brani che ha voluto rispolverare e ripubblicare in nuove versioni.

Il Coronavirus e il distanziamento

“Mi sembra un incubo quello che stiamo facendo da un anno a questa parte. Mi manca stringerci la mano, abbracciarci, toccarci, è fondamentale. Vivo il Covid come lo stanno vivendo tutti, speranzoso. Leggevo poco fa che il ministro Speranza diceva che il vaccino sarà gratis per tutti”.

Dopo la pandemia riprenderà le tournée in teatro che è stato costretto ad interrompere.

Lo spettacolo Qui E Adesso su Rai3

Il debutto del nuovo show di Massimo Ranieri era in programma per la scorsa settimana ma la morte improvvisa di Maradona ha costretto tutti ad un cambiamento del palinsesto.

“Non ho voluto che andassimo in onda giovedì scorso. Ci siamo trovati con lo staff in camerino e ne abbiamo parlato. A Maradona mi lega l’affetto che noi napoletani soprattutto abbiamo per questo genio del calcio che rimarrà immortale”.

Tanti sono gli ospiti che lo andranno a trovare in teatro nei quattro appuntamenti che si chiuderanno a Natale. Con tutti, Ranieri affronterà un momento intimo, una cosa che difficilmente in una trasmissione di varietà si usa fare. Tra i primi ospiti annunciati ci sono gli amici Gianni Morandi, Francesco De Gregori, Gianna Nannini, Giovanni Allevi, Renato Zero ma anche il giovane Irama.

L’album Qui E Adesso

L’album Qui E Adesso prende vita da un tuffo nel passato di Massimo Ranieri che, nel riascoltare vecchie canzoni, ha deciso di rispolverarne alcune dotandole di nuove vesti pur tenendo fede alle versioni originali.

“Sono tornato indietro un giorno e mi sono messo a riascoltare alcune canzoni che avevo abbandonato, le ho ripescate perché penso che abbiano una loro validità e un valore forte. Le ho amate, le ho incise perché ci credevo e mi son detto “Perché no?”, voglio ridare al mio pubblico queste canzoni con una pennellata artistica diversa, come quella di Vannelli. Ora non mi sento più in colpa con queste canzoni”.

Ti Ruberei: “La amo molto, dovevo presentarla al Festival della Canzone a Venezia. Fui fermato perché avevo appena finito il militare e non potevo presentarmi in televisione se non dopo alcuni mesi. Mi è dispiaciuto perché sentivo che fosse il momento giusto”.

Sogno D’Amore: “L’ho amata e poi l’ho abbandonata. Mi sento come un padre che abbandona la famiglia ma poi sono tornato a casa e l’ho trovata piena di ricordi meravigliosi e li hi rispolverati. Ho riscoperto canzoni bellissime che all’epoca non potevo capire, perché ero giovane”.

Aznavour, Adriano Celentano, Modugno

Aznavour, Adriano Celentano e Mimmo Modugno sono tre personaggi fondamentali nel percorso artistico di Massimo Ranieri, tre maestri dai quali ha avuto la possibilità di apprendere molto.

“Aznavour è stato il mio maestro, mi sono sempre ispirato a lui e continuo a farlo. Quando sono sul palco e canto penso a lui. Il primo disco che ho comprato di Aznavour era un doppio disco dal vivo. Anche quando faccio la regia penso a lui e a cosa mi direbbe. Il mio rapporto con lui è stato fantastico, posso dire “Io c’ero”.

Ricorda quando Adriano Celentano a Sanremo venne accusato di aver mancato di rispetto al pubblico perché aveva voltato le spalle alla platea. “Ruppe qualsiasi convenzione sociale, ogni barriera”, sottolinea.

Modugno lo ha preso sotto la sua ala. Ricorda quando si intrufolava in teatro nel tentativo di avvicinarlo e anticipa che nel suo prossimo disco di inediti ci sarà anche un inedito di Modugno.

Il rapporto con Tiziano Ferro

Hanno cantato insieme Perdere L’Amore per I Love My Radio, hanno duettato sul palco del Festival di Sanremo e tra i due c’è una grande stima reciproca.

“Io a giugno dovevo stare allo Stadio San Paolo di Napoli con lui per cantare insieme una canzone napoletana. Gli avevo consigliato Reginella, poi è successo quello che stiamo attraversando. Tiziano lo considero un fratellino, è incredibile quello che lui sente per me. Mi ha visto di cantare a Sanremo Perdere L’Amore e ha deciso di fare il cantante”.

Tra le nuove leve del cantautorato italiano apprezza anche Mahmood, Achille Lauro e Ghali, “giovani che mi interessano molto per le loro tematiche, le trattano con grande coscienza sociale e politica”. Apprezza molto Irama, “tra l’altro sarà anche mio ospite, un ragazzo molto semplice, dolce, umano, per bene. Abbiamo cantato La Canzone di Marinella di De André e letto un suo scritto sul rapporto con suo padre”.

Il ritorno al Festival di Sanremo

Nella carriera di Massimo Ranieri manca un Festival di Sanremo da conduttore o da direttore artistico, cosa che invece l’amico Morandi ha avuto la possibilità di fare in passato, e anche Claudio Baglioni. In rappresentanza dei grandi che hanno fatto la storia della musica italiana, perché non dare un Festival a Ranieri?

“Sono vecchio, lasciamo spazio ai giovani”, dice, escludendo un ritorno in gara ma poi lascia una porta aperta: tornerebbe all’Ariston con un altro ruolo. Gli piacerebbe condurre il Festival di Sanremo ma non averne la direzione artistica perché comporterebbe troppe responsabilità.