Nel ricordo di quell’abbraccio sul campo di San Siro, prima della partita inaugurale dei Mondiali di Italia ’90, c’è tutto il dolore di Gianna Nannini per Maradona, scomparso a 60 anni il 25 novembre, per un arresto cardio-respiratorio.
L’affetto di Gianna Nannini per Maradona era nato negli anni della militanza del campione argentino nel Napoli: lui era un suo grande fan, lei adorava l’idolo calcistico. Una passione tale, quella del calciatore per la giovane rocker senese, da aver chiamato sua figlia Giannina in suo onore.
Lo ha ricordato proprio la Nannini lo scorso giugno in un’intervista al quotidiano argentino La Nacion, in occasione dei trent’anni dalle Notti Magiche di Italia ’90: la rocker ricordò l’abbraccio col campione prima del match tra Argentina e Camerun, quando si esibì con Bennato sulle note dell’inno di quel Mondiale. Un momento che è diventato una testimonianza dell’affetto di Gianna Nannini per Maradona e viceversa.
Quello fu un giorno magico. L’abbraccio che ci demmo io e Diego Armando Maradona, sappiamo solo Diego e io come fu. E resterà nella storia. Quell’abbraccio di Maradona mi restò attaccato al corpo e al cuore. Era un mio fan ed è per questo che chiamò sua figlia Giannina. Non lo vidi più da quando smise di giocare in Italia. Un giorno mi piacerebbe tornare a rivedere Diego per tornare ad abbracciarlo. Mi amava molto come cantante.
In una recente intervista a Domenica In, la Nannini ha negato che ci fosse “un innamoramento” col campione e ha ricordato quell’incontro in mezzo al campo alla cerimonia inaugurale del Mondiale definendolo “un film“. “Vorrei tanto fare un concerto in Argentina ed averlo ospite” aveva aggiunto.
Quello stesso momento è stato rievocato dalla cantante senese dopo la notizia della scomparsa del Pibe de Oro che ha addolorato tifosi e non: il ricordo di Gianna Nannini per Maradona, “il più grande di ogni tempo“, passa proprio da quell’abbraccio che rappresentava plasticamente la loro reciproca stima.