Il motivo per parlare di Emanuele, mio nipote, scomparso esattamente l’8 novembre di un anno fa a soli 33 anni, è questa bella iniziativa a lui dedicata dall’ARTEC – Associazione Regionale Teatrale della Campania di promuovere 18 borse di studio per la formazione di giovani artisti.
La passione di Emanuele per l’arte è nata dal balletto classico. Ballerino, coreografo, scenografo, artista, designer. In questo giovane uomo si condensavano diverse forme di artistica espressività unitamente a molte altre aspirazioni. L’irrequietezza rappresentava il collante di tutto. Vivevano in lui l’attesa, il futuro da costruire e da realizzare, il bisogno di afferrare la vita e di affermarsi. L’inquietudine che pervadeva Emanuele ha fatto sì che non abbia aspettato, che abbia provato a individuare punti di riferimento altrove, in altri Paesi, alla perenne ricerca dell’autonomia, di una formazione culturalmente e artisticamente più ampia e mitteleuropea, più rispondente alle sue aspettative di artista. Ha inseguito sogni e persone. Ha provato ad afferrare la vita per i capelli.
Il bagaglio così accumulato è certamente cospicuo ma può al tempo stesso diventare anche un fardello pesante non privo di ansie quando devi trovare un lavoro, quando devi sostenerti economicamente e le occasioni che si presentano sono diverse da quello che sai fare e vorresti fare. Mentre il tempo è là che corre e non produce altre occasioni, dove chi ha tanti punti di riferimento vince, chi non li ha soccombe. In un giorno di novembre, Emanuele ha deciso che il tempo era scaduto.
Ecco perché è così importante – a distanza di un anno – riuscire a parlare di Emanuele e del suo talento attraverso l’interesse dell’Associazione di categoria delle Imprese Teatrali Campane di scegliere di mobilitarsi, in un momento di forte crisi del settore, per sostenere 18 giovani artisti del nostro territorio.
«In un settore profondamente colpito dall’emergenza Covid-19 – spiega il presidente dell’ARTEC, Lello Serao– abbiamo deciso di sottolineare l’importanza della formazione in luoghi che sono prima di tutto dei presidii culturali e lo facciamo ricordando Emanuele e la sua storia. La vicenda umana di chi ha dedicato la propria vita all’arte, alla formazione e alla sperimentazione. Emanuele, seppur giovanissimo aveva iniziato il suo percorso formativo a dodici anni, visitando e vivendo in molte città europee (Berlino, Madrid, Malmo, Stoccarda, Londra..) per poi aver fatto ritorno a Napoli, con l’obiettivo di lavorare nella sua città, nella sua regione. Dedichiamo a lui questo bando affinché sia da faro per i tantissimi giovani che formano il futuro tessuto culturale della nostra regione».
Il 9 novembre 2006 debuttava il musical “Broadway-the wind upon the street” al Teatro Area Nord, scritto e diretto proprio da Emanuele, iscritto al primo anno dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. Nell’intervista sul Corriere del Mezzogiorno, il giornalista Carlo Franco così lo descriveva: “Diciannove anni ed un entusiasmo che contagia: Emanuele ha trascinato in questa avventura i suoi amici di sempre”. E lui si raccontava così: “Per ora studio scenografia, domani chi sa, ma il confronto non mi fa paura. Vorrei fare il regista ma un giorno neanche tanto lontano probabilmente sarò costretto a cercare fortuna altrove perché qui non si batte chiodo. E la stessa sorte toccherà ai miei amici. Il distacco sarà durissimo, ma finchè staremo qui il nostro mondo sarà Scampia, siamo orgogliosi di essere nati in questo quartiere dove, nonostante tutto, riusciamo a inventarci un divertimento anche se intorno a noi tutto… è rovina. Questo musical è un pò il nostro biglietto da visita, vogliamo che ci verrà a vederci, speriamo siano tantissimi, riesca a calarsi nella nostra realtà di giovani in cerca di futuro, ma non rassegnati a vivere schiacciati dalla realtà che ci circonda…”
Sono diciotto dunque le Borse di Studio destinate alla formazione di giovani artisti messe a disposizione dall’ARTEC-Associazione Regionale Teatrale della Campania e intitolate a Emanuele, giovane e promettente artista. L’iniziativa nasce in collaborazione con l’Associazione a lui dedicata “Emanuele Capissi, la passione e i viaggi per l’arte”, grazie alle risorse della legge 6/2007 della Regione Campania e alla sinergia delle circa quaranta imprese che costituiscono l’ARTEC.
Investire sulla formazione di giovani artisti rappresenta il modo più significativo dell’ARTEC di non fermarsi, di proseguire il lavoro e guardare avanti, verso un futuro forse più clemente. E’ anche un modo per offrire un’opportunità a tanti ragazzi per affinare le loro capacità artistiche, accompagnandoli in un tratto fondamentale della loro crescita. Questo era uno dei ripetuti desideri di Emanuele che chiedeva di mettere a disposizione il suo talento e trovare un “luogo” che accogliesse tutta la sua poliedrica creatività.
“I miei oggetti riflettono la mia irrequietezza di giovane – scriveva Emanuele – che affonda però le mani nella materia per creare e reinventare. Gli oggetti li reinvento per dargli dunque vita, anima e respiro. Vorrei portare alla vostra attenzione le mie creazioni, in particolare sedie antiche e moderne rivisitate in chiave artistica”. http://www.dailyapple.it/41588-2/
Le borse di studio saranno devolute ad allievi delle scuole e dei laboratori organizzati regolarmente in teatri di piccole dimensioni associati ad ARTEC con lo scopo di sostenere i giovani talenti che vogliono intraprendere un percorso formativo e che presentano difficoltà di carattere economico.
Il termine ultimo per la presentazione delle domande è il 15 novembre 2020 tramite mail all’indirizzo: artec.agis@gmail.com.