Non è stato dei migliori l’esordio del bonus mobilità, con fondi già esauriti a distanza di 24 ore dall’inaugurazione della piattaforma dedicata da parte del Ministero dell’Ambiente. Per primo è stato proprio questo portale a presentare criticità importanti, generando code di centinaia di migliaia di utenti. Si è poi passati a sperimentare difficoltà di autenticazione con lo SPID PosteID di Poste Italiane, che hanno di fatto impedito di presentare la propria richiesta agli sfortunati utenti incappati nell’inconveniente.
Il ministro Costa ha fatto sapere che l’iniziativa ha avuto un successo tale da superare ogni possibile riflessione antecedente. Le richieste del bonus mobilità sono state enormi, ed i fondi si sono esauriti prima di quanto ci si potesse aspettare (più precisamente la disponibilità è venuta a mancare questa mattina). Detto questo, è lecito chiedersi a cosa si andrà incontro. Assodato che lo stanziamento dei 215 milioni di euro previsto per il bonus mobilità per l’anno 2020 è ormai esaurito, il Ministero dell’Ambiente ha comunicato che le politiche di incentivo ai mezzi di trasporto green sono da considerarsi strategiche.
Lo scenario che si va prospettando è il seguente: il Governo si impegnerà nel procacciare altre risorse da ricondurre all’anno 2020, invitando tutti gli utenti che abbiano acquistato i relativi beni e servizi tra il 4 maggio ed il 2 novembre, e che per un qualsiasi motivo non siano riusciti ad ottenere il rimborso, a conservare i documenti contabili per vederselo poi accreditare quando i fondi torneranno ad essere disponibili. Ci aspettiamo novità in tal senso il prima possibile, fermo restando che per adesso ci sono le intenzioni, cui speriamo seguiranno i fatti nel breve periodo (in fondo si parla pur sempre di anno 2020, dubitiamo i rimborsi arriverebbero nel 2021). In buona sostanza, nulla è perduto, bisognerà solo avere un altro po’ di pazienza.