Alvaro Morte voleva essere George Clooney per La Casa di Carta: “Poi mi hanno voluto nerd”

Alvaro Morte ricorda l'estenuante casting per il ruolo del Professore ne La Casa di Carta, dall'ispirazione alla Ocean's Eleven al cambio di rotta verso un personaggio nerd

la casa di carta

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Impegnato nelle riprese de La Casa di Carta 5, Alvaro Morte non sa ancora come andrà a finire la saga dei rapinatori di Alex Pina, che gli ha regalato l’occasione professionale della vita. Oggi è uno degli attori spagnoli più famosi al mondo, nonostante le prime due stagioni della serie fossero passate perlopiù in sordina in Spagna, prima che Netflix le distribuisse globalmente.

A un passo dallo scoprire il finale de La Casa di Carta, Alvaro Morte ha riflettuto su come sia nato il suo personaggio in un’intervista a Lavanguardia.com: senza spoiler su ciò che avverrà nei nuovi episodi, l’attore ha ricordato l’estenuante fase di casting al termine della quale ha ottenuto l’agognato ruolo.

Il Professore che si era immaginato leggendo il copione, in realtà, era un po’ diverso da quello che poi gli stato chiesto di interpretare. Alvaro Morte si era ispirato, nella preparazione del provino, agli heist movie di Soderbergh e alla saga di Ocean’s, prendendo a modello George Clooney e la sua banda numerosa e scapestrata di rapinatori di caveau dei casinò. Ma la patina glamour dei colpi di Ocean non era quello che aveva in mente il creatore de La Casa di Carta per la sua serie a metà tra azione e melodramma.

È stato un casting molto duro e lungo; due mesi e mezzo di provini. Non ce la facevo più. Il primo giorno ho girato la sequenza in stile George Clooney alla Ocean’s Eleven. L’ho superato, ma per il prossimo mi hanno chiesto di fare un personaggio più nerd e geek e sono rimasto sbalordito. Volevano un ragazzo chiuso ma che avesse una certa attrazione con l’ispettore, cupo ma che con lui si potesse ridere, con molto carisma ma senza fingere, tanto che non puoi fare a meno di seguirlo.

Tante sfumature per il personaggio chiave della serie, ideatore della rapina alla Zecca di Stato spagnola che dà il via ad una trama ricca di colpi di scena ed imprevisti a cui il piano dello stratega Sergio Marquina riesce in qualche modo sempre a far fronte. Senza considerare, però, la variabile dell’amore per Raquel, la poliziotta incaricata di trattare con i ladri. Alvaro Morte ha dovuto lavorare dunque su un personaggio molto diverso da quello che aveva immaginato, impersonando l’idea “rivoluzionaria che il pesce piccolo può in un dato momento affrontare il grande con un certo successo“.

Sulla quinta ed ultima stagione de La Casa di Carta Alvaro Morte non può rivelare molto, anche perché la sceneggiatura è sempre aperta alle modifiche in corso sulla base degli input che arrivano dal set durante le riprese, ma auspica che il suo personaggio non faccia una brutta fine, come ipotizzato sulla base di alcune foto apparse in rete.

La verità è che la comunicazione è molto fluida con i creatori. In questa stagione ho anche proposto alcune idee. A volte le prendono (…) Ci sono anche voci secondo cui mi uccidono. Spero di no, perché amo il personaggio. Dirò solo che sarà una stagione che non permetterà allo spettatore la minima tregua.

Le riprese della serie sono ancora in corso a Madrid e non c’è ancora una data d’uscita per la nuova stagione.

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