Un vero mostro di potenza il Huawei Mate 40? Primi test asfaltano il Mate 30 Pro

Risultati molto promettenti per il top di gamma atteso per il prossimo 22 ottobre

Huawei Mate 40

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Il Huawei Mate 40 sarà un top di gamma più che mai potente tanto da fare impallidire pure il predecessore Mate 30, nel modello Pro con supporto al 5G? Le premesse ci sono tutte e sono comprovate dai primi test benchmark sul chip Kirin 9000 atteso per la prossima ammiraglia.

Proprio il Mate 40 sarà presentato il prossimo 22 ottobre, come confermato nel corso della giornata di ieri con gli inviti all’evento dedicato diramati dal produttore. Solo poche ore fa, sono giunte delle anticipazioni succulente sull’aspetto del device con il primo scatto che immortalerebbe proprio i modelli della nuova gamma. Quest’oggi, al contrario, siamo al cospetto dei risultati che attestano la potenza di elaborazione del prossimo smartphone di punta.

Grazie anche al leaker Teme, apprendiamo che il Huawei Mate 40 (nome in codice NOH-NX9) è stato dotato di chip Kirin 9000 octa-core così composto: 4×2.04GHz, 3×2.54GHz, 1×3.13GHz (A77). Ebbene questa soluzione tecnologica in single core raggiunge 1020 punti e in multi-core 3710 punti. Sempre attraverso il benchmark ora in circolazione apprendiamo che il modello avrà 8 GB di RAM a disposizione, non di meno.

I risultati raggiunti dal Huawei Mate 40 già di per se sono impressionanti ma ancora di più destano interesse se paragonati a quelli del diretto predecessore Huawei Mate 30 Pro 5G. Sempre l’informatore Teme, attraverso un suo tweet, mette a confronto i risultati di vecchio e nuovo top di gamma. Il più datato degli smartphone non supera i 777 punti nei test dingle-core e i 3130 punti in quelli multi-core.

Al momento appare più che sensata la scelta di Huawei di puntare tutto sulla bontà hardware e sulla potenza dei suoi dispositivi, non potendo di contro garantire l’esperienza dei servizi Google e del Play Store. Pur avendo trovato come degni sostituti i Huawei Mobile Services e ancora l’App Gallery. non è da sottovalutare la possibile reticenza a futuri acquisti, meglio dunque garantire ai potenziali clienti tutta la tecnologia e innovazione possibile per incentivare le future vendite.