La Rapina del Secolo, una Casa di Carta in tono minore che è una piacevole sorpresa (recensione)

La Rapina del Secolo è una piacevole sorpresa nel catalogo estivo di Netflix: la recensione della serie basata su una storia vera


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In un’estate povera di grandi titoli anche a causa dell’emergenza Covid, una novità genuinamente fresca e godibile è la deliziosa serie La Rapina del Secolo, la storia di un vero colpo realizzato nel 1994 in Colombia e diventata una miniserie Netflix, arrivata in catalogo a ridosso di Ferragosto.

A sorpresa, questa serie senza troppe pretese si rivela una piacevolissima storia di gangstar improbabili nella Colombia dei narcos e della polizia corrotta. A primo impatto La Rapina del Secolo può sembrare – e forse lo è – una riedizione de La Casa di Carta in tono minore: la differenza principale col più celebre fenomeno spagnolo sono certamente i personaggi meno fumettistici e soprattutto una storia vera a cui attingere. Ma questa trama che ingrana lentamente per poi evolversi con un certo ritmo su tre fasi ben specifiche – la preparazione della rapina, la sua realizzazione, le sue conseguenze nefaste – è un ottimo heist movie che piacerà agli amanti del genere e anche a coloro che non lo sono.

Indubbiamente il suo punto di forza è che racconta qualcosa di realmente accaduto: nel 1994 un gruppo di uomini ha rubato 24 milioni di pesos (l’equivalente di 33 milioni di dollari) dalla banca nazionale colombiana, il Banco de la República de Valledupar, riuscendo a farla franca grazie alla complicità di impiegati e poliziotti, per poi ritrovarsi con un bottino di banconote dichiarate illegali dalle autorità di pubblica sicurezza affinché il denaro fosse escluso da ogni transazione finanziaria. Un imbuto da cui è difficile uscire vivi.

Ogni episodio della serie ricorda che la sceneggiatura è frutto della fantasia degli autori e che, sebbene basata su una storia vera, non costituisce un documento su cui fondare l’attribuzione di responsabilità giudiziarie, già accertate nelle sedi competenti. E fatta questa premessa, c’è da dire che La Rapina del Secolo riesce nel suo intento: racconta l’impresa apparentemente impossibile di un gruppo di sgangherati ladri “gentiluomini”, determinati ad uscire da un caveau con tanti soldi ma senza lasciare vittime. Ognuno con le sue motivazioni e il suo tentativo di riscatto sociale e personale, cercano di portare a termine un’impresa che, comunque vada, resterà nella storia.

La sceneggiatura de La Rapina del Secolo è ben bilanciata nel racconto del prima, del durante e del post rapina, raccontando l’inizio e l’epilogo di un fatto senza precedenti, ancora oggi considerato il più grande furto di denaro cartaceo della storia. Più importante di ogni altra cosa: i suoi personaggi sono in grado di suscitate empatia (a differenza di quanto molto spesso avviene ne La Casa di Carta, in cui l’esasperazione dei loro difetti rende perlopiù insopportabili i membri della banda del Professore). Quelli de La Rapina del Secolo sono dei ladrones “onesti”, che non vogliono spargere sangue, che tengono famiglia, che hanno problemi di salute, che hanno legami affettivi tossici o complicati, che non hanno niente da perdere ma sanno di poter guadagnare solo una gloria che costerà carissima. Sono perfino simpatici malgrado siano parecchio macchiettistici. Sono degli sventurati su cui nessuno punterebbe, ma per cui diventa automatico fare il tifo, come nella migliore tradizione del genere. Merito di questo effetto simpatia sullo spettatore è però soprattutto un cast davvero azzeccato, in particolare nella scelta del protagonista Andrés Parra (l’ideatore del colpo Chayo) e del suo braccio destro Christian Tappan (l’avvocato Molina), perfetti nei rispettivi ruoli.

Il consiglio è di non cercare informazioni sulla rapina in sé prima di guardare la serie e di lasciarsi trasportare dagli eventi raccontati, anche perché il suo finale è piuttosto esplicativo nel rendere conto della sorte di ogni personaggio – al di là della drammatizzazione evidente e dichiarata – rivelando che fine abbiano fatto tutti i protagonisti de La Rapina del Secolo.

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