Di recente il già chiacchieratissimo Fortnite è stato ancora più al centro dei riflettori. Non solo per il debutto dell’attesissima Stagione 4 del Capitolo 2 – che ha portato con sé una pletora di supereroi targati Marvel -, ma anche e e soprattutto per via di una causa legale e concettuale avviata contro i colossi Apple e Google, di cui vi abbiamo già illustrato tutti i dettagli in questo articolo dedicato. Causa che ha portato la versione mobile della celebre e giocatissima Battaglia Reale ad essere bannata da App Store e Play Store, lasciando a bocca asciutta tutti quei fan che sono soliti combattere proprio su touch screen in piena mobilità.
Si tratta di una vera e propria lotta antitrust portata avanti dai ragazzi di Epic Games, che nelle ultime settimane ha coinvolto anche l’utenza con l’hashtag divenuto virale #FreeFortnite, e soprattutto il fronte Apple e tutti i prodotti della compagnia di Cupertino, da quelli iOS a macOS. La denuncia della software house americana, come dicevamo, va però a coinvolgere anche Google, per un caso che per il gigante di Mountain View potrebbe rivelarsi assai meno solido rispetto a quello “montato” contro la compagnia rivale. Come si legge sulle pagine del portale Fosspatents, gli avvocati di “Big G” hanno infatti presentato una mozione di archiviazione.
Il motivo sarebbe imputabile alla natura stessa di Android, assai più aperto e libero di iOS. Per giocare a Fortnite, gli utenti possono installare sui propri device diversi store alternativi al Play Store di Google, aggirando il ban e scardinando la teoria del monopolio. Non solo, se Epic volesse mettere a disposizione dei gamer un APK di Fortnite per Android sul suo sito ufficiale potrebbe farlo tranquillamente – e difatti lo faceva fino al mese di aprile di quest’anno. Insomma, su App Store il discorso sarebbe molto più delicato, considerando che sarebbe necessario un jailbreak, procedura rischiosa che può portare a problemi di garanzia. Non resta che attendere la decisione dei giudici.