A 3 anni di distanza dall’attentato di Manchester il giudice Jeremy Barker ha stabilito che Hasham Abedy, fratello del kamikaze Salman Abedi, partecipò attivamente alla pianificazione della strage. Per questo l’imputato è stato condannato a 55 anni di prigione.
Il 22 maggio 2017, come tutti tristemente ricordiamo, alle 22:31 Salman si fece esplodere al termine del concerto di Ariana Grande presso la biglietteria della Manchester Arena. Morirono 22 persone, 23 se consideriamo anche l’attentatore.
Recentemente la popstar ha ricordato quel momento confessando il senso di pesantezza che ancora avverte per quella tragedia. Secondo il giudice, quindi, Hasham Abedi è colpevole in egual misura con il fratello Salman per la morte di tutte quelle persone e per il ferimento di centinaia di fan.
Mentre pronunciava la sentenza il giudice Barker non ha dimenticato di citare le famiglie duramente colpite dalla strage, ricordando la loro disperazione e la loro paura, oltre allo strazio che ogni volta nasce da un attentato terroristico in termini di vittime e impatto emozionale.
Già nel mese di marzo 2020 Hasham Abedi era stato raggiunto da 22 capi di imputazione e oggi, 20 agosto 2020, non era presente in aula.
Più precisamente, Abedi è stato condannato all’ergastolo di cui deve scontare almeno 55 anni. “Non dovrà più uscire di prigione”, ha decretato il giudice. Hasham ha partecipato, inoltre, ai tantissimi contatti che il fratello aveva instaurato con altri collaboratori per organizzare l’attentato, dalla preparazione degli ordigni al reperimento dei materiali.
Come riporta NME la sentenza pronunciata dal giudice contro Hasham Abedi per l’attentato di Manchester è la più corposa condanna per omicidio mai pronunciata dalla giurisprudenza inglese.
Per il momento Ariana Grande non ha ancora commentato ma potrebbe farlo presto. L’attentato di Manchester è ancora vivo nella sua memoria, in quella dei suoi fan e soprattutto nel cuore dei sopravvissuti e ogni anno la popstar non manca dal ricordare le vittime.