La replica di Sabrina Ferilli contro J-Ax ha avuto luogo ieri sera, 5 giugno, durante la serata finale di Amici Speciali di Maria De Filippi.
L’attrice è intervenuta dopo l’appello del rapper al governo Conte e al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali Dario Franceschini per supportare gli operatori dello spettacolo. J-Ax, dopo aver cantato la nuova hit Una Voglia Assurda, ha esposto la sua causa: “Voi da casa non potete vedere, ma ci sono competenze che vanno tutelate“, ha detto l’artista specificando che lui stesso non avrebbe potuto cantare se non ci fossero stati i tecnici del suono.
“Non lo dico per me che sono un big“, ha puntualizzato J-Ax: “Lo dico per tutte le persone che lavorano intorno a noi”. Giorgio Panariello, presente in studio, lo ha assecondato: “Ci sono tante famiglie dietro quest’ambito. Io, J-Ax o Maria De Filippi in qualche modo andiamo sempre avanti”. A quel punto Sabrina Ferilli, interpellata dalla conduttrice, ha manifestato il suo dissenso.
“Io esigo rispetto come persona“, ha detto la Ferilli. L’attrice, caldeggiata da Maria De Filippi, ha esteso l’appello anche al teatro e al cinema e ha ricordato che anche lei ha firmato petizioni, ma ha fatto notare che a quanto pare non c’è volontà di tutelare gli artisti.
Per questo l’attrice scocca il dardo e fa presente che anche i protagonisti dello spettacolo meritano attenzione: “Anche noi lavoriamo e paghiamo le tasse. Perché devo stare ferma? Le assicurazioni non coprono il Coronavirus”.
La risposta di Sabrina Ferilli contro J-Ax mostra la parte più incattivita della protesta: non solo gli invisibili, ma anche i visibili patiscono gli effetti del DPCM e per questo, ricorda l’attrice, devono ricevere le stesse attenzioni e le stesse premure dal governo. Per vedere la replica di Sabrina Ferilli contro J-Ax clicca qui.
Sabrina non era affatto CONTRO, J ax, tanto è vero che anche lei si è fatta promotrice e ha firmato petizioni. Ma ha semplicemente voluto puntualizzare, senza ipocrisia e demagogia, come suo solito, che TUTTI, meritano rispetto. La parte più debole della categoria, che patisce economicamente, ma anche i protagonisti, che comunque patiscono il non poter lavorate. Il lavoro è dignità, per tutti. E avere avuto successo non ti toglie quel diritto al rispetto che si invoca invece sventolando la bandiera dei più deboli. Brava Sabrina, che ha sempre il coraggio di dire cio che pensa, senza essere ipocrita ne opportunista.