Non molla mai il Samsung Galaxy S7: nuovi aggiornamenti in arrivo nel 2020

Riscontri del tutto inaspettati per il pubblico italiano, ancora oggi legato allo smartphone commercializzato nel 2016

Samsung Galaxy S7

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Una notizia per nulla scontata, ma estremamente positiva, quella che ha preso piede questa mattina a proposito del Samsung Galaxy S7. Dopo avervi parlato della patch di maggio, concepita in fretta e furia per risolvere urgentemente un problema imprevisto (tra le altre cose, arrivata su un numero risicato di device commercializzati in Italia), oggi 5 giugno sono lito di annunciarvi che nel corso del 2020 avremo modo di toccare con mano ulteriori pacchetti software per il modello in questione. Cerchiamo dunque di comprendere cosa sia realmente cambiato con il produttore coreano.

Il Samsung Galaxy S7 di nuovo meritevole di aggiornamenti trimestrali

Tutto nasce da un recente articolo pubblicato da SamMobile, che ha fatto il punto della situazione a proposito dei dispositivi in questo momento abilitati a ricevere gli aggiornamenti mensili, trimestrali, o quando strettamente necessari. Nei mesi scorsi, il Samsung Galaxy S7 era stato escluso dal secondo gruppo, quello relativo ai device abilitati alle patch trimestrali. Decisione per certi versi sofferta, se pensiamo a quanto sia diffuso ancora oggi il modello in questione, ma comprensibile.

Del resto, non bisogna dimenticare che si parli di un prodotto commercializzato più di quattro anni fa, seppur di grande successo. Ebbene, la notizia a sorpresa del giorno ci dice che il Samsung Galaxy S7 sia nuovamente compatibile con gli upgrade trimestrali. Una mossa decisamente controcorrente rispetto agli standard di questo mondo, non solo di Samsung, sperando ovviamente che non si tratti di un errore.

Cosa dobbiamo aspettarci a breve termine? Un altro contributo interessante sotto questo punto di vista arriva da Onlinetutorial, secondo cui un nuovo aggiornamento per il Samsung Galaxy S7 potrebbe già arrivare questo mese. La patch di cui si è parlato il mese scorso, infatti, è giunta su un numero limitato di dispositivi. Staremo a vedere quali saranno le scelte aziendali in questo senso.