Arrivano nuove rivelazioni di Fedez sulla raccolta fondi che, con la moglie Chiara Ferragni, hanno destinato al San Raffaele di Milano. Stando a quanto ha dichiarato nell’ultima puntata di Report, il denaro raccolto sarebbe dovuto arrivare al Sacco di Milano, ma la storia dimostra che le cose sono andate diversamente rispetto a quanto programmato.
In piena epidemia, Fedez e Chiara Ferragni avevano deciso di fare qualcosa per sostenere l’emergenza, facendo partire una raccolta fondi monumentale con una prima donazione di 100000 euro messa a disposizione dai coniugi Lucia. La campagna di raccolta fondi è diventata immediatamente virale, tanto che l’obiettivo è stato raggiunto in brevissimo tempo. La somma finale è stata di 4,5 milioni di euro, da destinare alla realizzazione di una nuova terapia intensiva che potesse accogliere i malati di COVID19 più gravi.
Sentito dal programma Report, in onda su Rai3 il 25 maggio, Fedez ha raccontato come sia nata la campagna di crowdfunding, che inizialmente era indirizzata all’Ospedale Sacco di Milano. Federico Lucia avrebbe quindi contattato il primario di Malattie Infettive della struttura sanitaria per la proposta, senza riuscire a raggiungere un accordo.
La raccolta fondi è comunque partita e, in breve tempo, ha raggiunto risultati insperati. La campagna è, a oggi, la più grande mai avviata in Europa e la sesta più grande di tutta la piattaforma GoFoundMe. La somma raccolta è stata devoluta interamente al San Raffaele di Milano, per la realizzazione di un nuovo reparto di terapia intensiva che è stato costruito in appena 10 giorni. Le donazioni sono arrivate dal 100 Paesi, sparsi in tutto il mondo.
Le polemiche e la denuncia del Codacons
Com’era lecito immaginare, non sono mancate le polemiche intorno alle scelte di Fedez e Chiara Ferragni. In particolare, è stato il Codacons a sollevare il presunto problema delle commissioni ingannevoli sul sito utilizzato per la raccolta fondi. Il confronto con Carlo Rienzi ha poi generato una querela, dal parte dell’associazione a tutela dei consumatori, per i reati di diffamazione, calunnia, associazione a delinquere, violenza, minacce plurime e istigazione.
Le critiche sono poi arrivate anche per la scelta di donare l’intera somma al San Raffaele di Milano, ma Fedez rivela ora che la raccolta fondi doveva essere destinata all’Ospedale Sacco di Milano, svelando un retroscena che – fino a poche ore fa – era rimasto nascosto.
Fedez ha dichiarato:
“Il Sacco ci sembrava il più in prima linea. Avevamo già tutto pronto poi abbiamo contattato il professor Massimo Galli per capire come far arrivare i soldi ma la conversazione non è andata come previsto. Ci disse: ‘Il modo per aiutarci non è offrirci del denaro ma darci forza lavoro, ci servono infermieri e dottori’. Ovviamente non potevamo dare una mano in questo senso. Dopo averlo ricontattato non ha mai più risposto, immagino fosse estremamente impegnato”.