Sta girando indisturbata una catena diventata virale in poche ore su WhatsApp e Facebook, a proposito del lancio della tanto temuta app Covid 19. Almeno per coloro che sono soliti sposare teorie del complotto. Nonostante negli ultimi giorni siano circolate voci in merito all’esordio ufficiale di Immuni entro la fine di questa settimana, come vi abbiamo riportato poche ore fa, alcuni hanno fatto notare che determinate impostazioni a bordo dei propri smartphone Android siano cambiate negli ultimi tempi.
Perché è sbagliato parlare di app Covid 19 installate in automatico
Una novità da Google, per gli smartphone Android, è effettivamente arrivata la scorsa settimana. Ce lo spiega bene con un apposito report Next Quotidiano, secondo cui il colosso di Mountain View ha reso realmente disponibile la sezione sulla tracciabilità del virus. Troverete nuove voci dedicate alla questione all’interno delle vostre impostazioni. Proprio all’interno della sezione dedicata a Google. Un qualcosa di simile, per intenderci, è avvenuto nei giorni scorsi con Apple, attraverso il rilascio dell’aggiornamento iOS 13.5.
Senza cedere a teorie del complotto e leggendo anche la sola prima riga della sezione, si capisce in pochi istanti che se non si decide di installare un’app a tema sul fronte virus e tracciamento, come nel caso di Immuni, la sezione in questione vale meno di zero. Ricapitolando, non è stata installata alcune app Covid 19, ma semplicemente è stata aggiunta una sorta di predisposizione che avrà un senso solo nel momento in cui deciderete di installare un’applicazione a tema.
Attraverso Immuni, avrete a disposizione uno strumento in più per ottenere in tempo reale notifiche di esposizione al Coronavirus. Concetti, questi, completamente diversi rispetto a quelli che potreste leggere attraverso una catena in circolazione su Facebook e WhatsApp, che denuncia l’app Covid 19 installata in automatico sui vostri smartphone Android.