Westworld 3×08 chiude una stagione di spettacolari effetti speciali e promesse mantenute a metà

L'ultimo episodio della terza stagione nobilita la missione della sua protagonista e prospetta un mondo post-apocalittico in cui possa regnare davvero il libero arbitrio

Dolores e Caleb in Westworld 3x08

[HBO]


INTERAZIONI: 41

Qualsiasi cosa succeda, l’aspettativa per il passo successivo di Westworld riesce a sfiorare il cielo. Il budget milionario, il talento di chi davanti e dietro la macchina da presa si prodiga perché la visione di Nolan e Joy diventi realtà, la pura e semplice curiosità verso qualcosa di mai perfettamente comprensibile… Tutto contribuisce ad accrescere il fascino della serie, e Westworld 3×08 non fa eccezione.

La stagione si è aperta con episodi che sono parsi in grado di mantenere la promessa di cambiamento degli showrunner. Stravolte le ambientazioni e le motivazioni dei protagonisti, introdotti nuovi volti e nuovi obiettivi, Westworld 3 si è fatta strada insieme a Dolores e Caleb nel tentativo di mettere in atto una rivoluzione che, col passare del tempo, si è rivelata del tutto disinteressata a una carneficina di massa fine a sé stessa e rivolta invece all’appropriarsi definitivo – e con tutti i mezzi necessari – di un libero arbitrio degno di definirsi tale.

Il prosieguo della stagione si è trascinato tra palesi passi falsi, clamorosi effetti speciali, riflessioni e rivelazioni potenzialmente devastanti ma ai quali non è stata concessa dignità sufficiente. Fino a Westworld 3×08, un finale che a differenza della seconda stagione prova a ridimensionare il caos offrendo una buona dose di risposte, prima di lasciar spazio a una nuova serie di domande.

In Crisis Theory Dolores mette in atto l’ultima parte della sua strategia, e solo nel corso dell’episodio si ha la conferma di come il piano non fosse distruggere l’umanità per soddisfare una – pur motivata – sete di vendetta, quanto piuttosto restituirvi una parvenza di libero arbitrio attraverso le possibili azioni di un leader. E pur nella pretesa di una libertà riguadagnata, di una possibilità di scelta come diritto inalienabile, Caleb non può che seguire alla lettera il piano di Dolores.

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È così che l’equilibrio va ristabilito. La rivelazione di un Serac alla mercé della stessa intelligenza artificiale che ha contribuito a creare è una mossa interessante, ed è inevitabile che alla sua sconfitta segua lo spegnersi di Rehoboam, che pure comporta il sacrificio di Dolores. Solo così può farsi spazio l’ipotesi formulata da quest’ultima nel dolceamaro dialogo con Maeve, e cioè che al fondo dell’umanità resista quella scintilla di bellezza capace di creare il mondo – degli esseri umani e degli host. Solo così può crescere la speranza di un domani in libertà.

Il sacrificio di Dolores – la cui morte non andrebbe comunque data per certa – lascia dei dubbi sul senso della strategia che Caleb avrebbe dovuto imporre a Rehoboam, ma chiude il cerchio del personaggio e fa strada a una possibile alleanza fra Maeve e lo stesso Caleb in Westworld 4, già commissionata e che tuttavia arriverà sugli schermi fra molto tempo.

Molto più nebulosa la stagione di Bernard, del tutto irrilevante fino all’unica, grande rivelazione finale. È lui, si scopre, ad avere la chiave per il Sublime e a prepararsi a un probabile ruolo di architetto nel mondo post-apocalittico in cui potrebbe ambientarsi Westworld 4. Nel presente in rovina, invece, pare avere l’unica funzione di condurre William al suo destino, una morte umana definitiva che però già svanisce di fronte all’Uomo in Nero-host creato da Haleores. La quale, sorpresa, si evolve in una nuova Charlotte Hale, più autonoma e padrona di sé.

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Westworld 3×08 chiude così una stagione di promesse mantenute a metà e di scelte narrative non sempre pienamente soddisfacenti, eppure sostenute con coraggio dalle prove di un cast abbondantemente sopra la media. Non c’è nulla di rivoluzionario nella fantascienza di Westworld, né nell’incontro-scontro fra umanità e intelligenza artificiale, ma resta un che di affascinante nella svolta futuristica di una serie capace a suo modo di reinventarsi e continuare a riflettere sulla moralità dell’agire.

L’universo di Westworld resta poi visivamente spettacolare. Non sarà più un parco a tema, ma resta un luogo delle meraviglie in cui è esaltante perdersi fra armi impossibilmente intelligenti, rivolte ed esplosioni, coreografici combattimenti corpo a corpo e l’affascinante rivestirsi dello scheletro robotico che restituisce a Dolores delle più rassicuranti sembianze umane.

L’apocalisse di Westworld 3×08 chiude il sipario sulla stagione e solleva già nuovi interrogativi per il futuro. Anzitutto, ci si può aspettare che Dolores sia morta davvero? Il suo sacrificio perderebbe forse di valore se ne seguisse l’ennesima possibilità di resurrezione, ma è difficile che Westworld rinunci alla sua protagonista, soprattutto se a interpretarla è Evan Rachel Wood.

Allo stesso tempo è possibile che il suo desiderio di offrire al mondo una reale possibilità di autodeterminazione cozzi contro i piani della nuova Charlotte Hale. Al suo fianco avrà un esercito di host in costruzione e un Uomo in Nero elaborato a partire dall’io più selvaggio e crudele di William, lasciato libero nelle numerose trasferte nel parco di Westworld.

Infine, bisognerà capire cos’abbia visto Bernard sul finire dell’episodio, prima di spegnersi e riattivarsi a distanza di – quanto? – tempo, ricoperto di polvere e con uno sguardo carico di determinazione, ben diverso dallo stupore manifestato poco prima. L’essersi ritrovato con la chiave sembra rispondere al preciso volere di qualcuno, e ciò ne farebbe l’ennesima pedina di una macchinazione ancor più grande e potenzialmente pericolosa.

A ogni modo, toccherà attendere molto, molto a lungo per avere risposte. Nolan e Joy hanno abituato i fan a periodi di produzione estremamente lunghi, e vista l’attuale situazione di stallo del settore è difficile anche solo immaginare i tempi necessari a portare a compimento i nuovi episodi. Da non dimenticare, poi, il nuovo contratto che lega i due ad Amazon Studios, come anche la possibilità che Westworld esaurisca le strade possibili e decida di chiudersi con una quarta stagione, prima che il caos narrativo prenda il sopravvento e alieni alla serie il favore dei fan.