Respinte le domande ancora in attesa di esito per bonus 600 euro: INPS smentisce

Arriva la netta presa di posizione da parte di INPS per quanto riguarda alcune voci che hanno preso piede il 30 aprile

Bonus 600 euro

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C’è tanta preoccupazione in queste ore a proposito del bonus 600 euro che in tanti attendono da INPS. La difficile situazione finanziaria vissuta da tanti italiani e accentuata dall’arrivo del Coronavirus, infatti, rende la vicenda estremamente delicata, nonostante in mattinata abbiamo già provato a condividere coi nostri lettori alcuni chiarimenti ufficiali. Per farvela breve, al contrario di quanto emerso in un primo momento, pare che l’erogazione dei pagamenti e l’accettazione delle domande possa avvenire anche durante il mese di maggio.

Nuove voci incontrollate sul bonus 600 euro da INPS

L’ultima indiscrezione del tutto priva di fonte che ha preso piede sui social oggi 30 aprile, ovviamente a proposito del bonus 600 euro, consiste nel fatto che INPS quasi sicuramente rifiuterà tutte le domande che ad oggi risultano ancora in attesa di esito. In sostanza, la mancata accettazione rappresenterebbe di suo un tacito esito negativo, al momento non comunicato a coloro che hanno avanzato la richiesta. Semplici ipotesi pessimistiche, da molti percepite come notizie “ufficiose”.

Ora, partendo dal presupposto che aprile sia destinato a chiudersi con un grosso punto di domanda per tanti italiani che aspettano ancora oggi il bonus 600 euro, è altrettanto giusto analizzare quanto dichiarato proprio da INPS poco fa sui social. Attraverso un tweet, infatti, è stata chiarita la questione: “Non è cosi. E ritardando non è che si evitano i ricorsi se ci sono gli elementi per farli“. La domanda, più simile ad un’accusa, sosteneva che “le domande presentate da un mese, siano virtualmente respinte“.

Insomma, parlare di domande automaticamente respinte, se ancora oggi 30 aprile in attesa di esito, è del tutto inutile. Buona parte di questi utenti, infatti, riceverà il bonus 600 euro nei prossimi giorni, nonostante il leggero ritardo sulla tabella di marcia che era stata in parte ufficializzata nei giorni scorsi proprio da INPS sui suoi canali social.