Elisa omaggia Bob Marley e per ricordare il più autorevole artista dell’universo reggae sceglie Three Little Birds, un brano iconico contenuto nel disco Exodus (1977), lo stesso che conteneva la hit storica Jammin’.
Nel suo tributo Elisa ha collaborato con Shablo, DJ e produttore argentino naturalizzato italiano, già collaboratore dei Club Dogo. Dopo Mahmood anche la cantautrice di Monfalcone ha scelto di interpretare un brano di Bob Marley in prossimità dell’anniversario della morte dell’artista giamaicano, avvenuta a Miami l’11 maggio 1981 a causa di un melanoma maligno.
La storia di Three Little Birds
Three Little Birds non è una canzone qualsiasi. Forte dell’adagio: “Every little thing gonna be alright”, fu scritta da Bob Marley in un momento di relax nella sua casa di Kingston, Giamaica, ispirata dalla visione di tre uccellini. Il cantautore era solito fumare dell’erba nel cortile di casa, ma mentre arrotolava la marijuana nella cartina alcuni semini cadevano sul pavimento. Puntualmente tre uccellini accorrevano per mangiare quei residui e Bob Marley rimaneva colpito per la loro totale spensieratezza.
Per questo, fotografato l’istante, Bob Marley dedicò alle tre creature una canzone in cui invitava tutti a cogliere il lato positivo delle cose, a non perdere mai la speranza e a non preoccuparsi troppo del proprio destino.
Altre voci raccontano che Bob Marley, invece, dedicò il brano alle tre coriste dei suoi Wailers, dette appunto le Threes e che rispondevano al nome di Marcia Griffiths, Judy Mowatt e sua moglie Rita.
- Audio CD – Audiobook
- 10/26/2018 (Publication Date) - Universal Music (Publisher)
Elisa omaggia Bob Marley
La versione di Elisa e Shablo non riprende le dinamiche né lo stile reggae del brano originale, piuttosto lo ripropone con un taglio più r’n’b ed elettronico. La cantautrice di Monfalcone ha spiegato il suo tributo con queste parole postate sui social:
“Andrà tutto bene. Ecco, io ve l’ho già detto a parole mie, anzi a parole nostre, mie e di Tommy, e vostre sopratutto, quindi nostre!
Ma queste parole non sono che un’eco che parte da molto più lontano, profumano di cocco e di mare, di onestà e denuncia mescolati sapientemente all’ingrediente più difficile da mettere nella musica senza sembrare superficiali, o banali… la positività. Quella più profonda, che viene dalla saggezza, dalla vera voglia di vivere e di trasmetterla. A Bob che ci ha lasciato così tanta bellezza“.
Elisa infine conclude: “Questa non è solo una canzone ma è una filosofia di vita“. La Toffoli, del resto, non è nuova ai tributi a Bob Marley: era il 2002 quando incantò il pubblico del 1° maggio a Roma durante il concertone con la sua versione di Redemption Song.
L’iniziativa della Island Records
Con questa versione di Three Little Birds Elisa omaggia Bob Marley e partecipa all’iniziativa della Island Records, la stessa etichetta del cantautore giamaicano che appunto pubblicò anche il disco Exodus dal quale è tratto il singolo, un tributo che la label ha organizzato insieme ad altri artisti, compreso Mahmood, in vista del 39° anniversario della morte dell’artista.
Al progetto della Island Records hanno partecipato anche Dardust e i Selton, di cui conosciamo la versione di Waiting In Vain.