Gli easter egg di DOOM Eternal più belli: ecco come trovarli

DOOM Eternal contiene tantissimi easter egg e citazioni, videoludiche e non. Ecco i 10 migliori in video e come fare a trovarli

Guida DOOM Eternal easter egg

INTERAZIONI: 60

In attesa di debuttare anche su Nintendo Switch, DOOM Eternal sta già facendo il bello e il cattivo tempo su PC, PlayStation 4, Xbox One e Google Stadia. Il nuovo e indiavolato FPS di id Software e Bethesda Softworks è infatti disponibile sugli scaffali fisici e digitali dallo scorso 20 marzo, e porta con sé tutto quello che di buono avevamo già visto e giocato nel reboot del 2016, elevandolo all’ennesima potenza e rendendo ancora più frenetica brutale una formula di gameplay da godersi, sia in singolo che in multiplayer asimmetrico, su note spiccatamente heavy metal.

E se è vero che il titolo sparacchino è ricco di segreti e collezionabili – sulle nostre pagine, tra le altre, trovate delle pratiche guide dedicate ai floppy disk o ai Mod per le armi -, allo stesso modo il team di sviluppo americano ha voluto infarcire la sua ultima fatica con tantissimi easter egg, vale a dire omaggi alla stessa saga o ad altre celebri opere multimediali, senza dimenticare quelli riservati a personaggi ormai divenuti iconici.

I 10 migliori easter egg di DOOM Eternal in video

In DOOM Eternal sono allora presenti 10 easter egg particolarmente riusciti. In questa piccola guida andrò di conseguenza a svelarvi in cosa consistono e dove potete trovarli all’interno dell’ampia mappa di gioco, infestata da aggressive creature demoniache. Per aiutarvi, potete anche fare riferimento al video presente poco più in basso, pubblicato su YouTube dal canale gameranx. Naturalmente proseguendo nella lettura – o visionando la clip – incapperete in inevitabili spoiler sulla trama dello sparatutto di id Software.

Il primo easter egg è dedicato a Daisy, coniglietta già nota ai fan di DOOM e inseparabile animale da compagnia dell’eroe protagonista, il Doom Slayer. Diversi riferimenti al personaggio sono presenti nella Fortezza del Destino – che custodisce pure la potentissima balestra apparsa per la prima volta in DOOM 64 su Nintendo 64 -, ed è possibile avvistarla all’interno del secondo livello. Passando al secondo easter egg confezionato dagli sviluppatori, si tratta di Terminator. Come accaduto per il primo capitolo di quattro anni fa, anche nel sequel è presente un riferimento al film cult con Arnold Schwarzenegger, ed in particolare alla ormai iconica morte di T-800 in Terminator 2: se il protagonista resterà troppo tempo a contatto con la lava, poco prima di morire solleverà il pollice come avviene nella pellicola del 1991.

Ancora, in DOOM Eternal, e precisamente nella già citata Fortezza del Destino, è presenta un’enorme libreria carica di citazioni videoludiche, che spaziano da un ipotetico Prey 2 a Fallout, passando pure per Deus Ex e i vecchi capitoli di DOOM. Sempre nella Fortezza del Destino, possiamo trovare un vecchio terminale in pieno stile MS-DOS. Interagendovi, e dopo averli sboccati, sarà possibile giocare a DOOM 1 e DOOM 2, in tutta la loro bellezza nostalgica. Come già dicevamo, vi è anche la possibilità di collezionare la balestra Unmaykr, l’arma segreta di DOOM 64, mentre notevole è la presenza dei codici per i trucchi, tra cui gli indimenticabili IDDQD e IDKFA del primissimo episodio.

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Anche se l’ultima incarnazione della serie FPS non include i livelli classici di DOOM, proseguendo nel gioco andrete comunque a notare alcuni sprite e texture ereditate da DOOM 1 e 2 – potete ammirarle ad esempio dal minuto 08:12. La stessa cosa avviene per il design dei nemici, che in alcuni casi sono molto vicini a quelli classici del brand, naturalmente in versione moderna – a partire dal minuto 08:42. In chiusura, Dopefish, il nemico di Commander Keen a forma di pesce palla verde, appare pure in DOOM Eternal nel livello della Base dei Cultisti, mentre l’enorme boss finale è un riferimento a quello di DOOM 2, in cui i giocatori dovevano affrontare una grande testa di demone incastonata in una parete all’interno della quale c’era la testa di John Romero, uno dei creatori della serie.