Il concerto di Achille Lauro al Palazzo dello Sport di Roma nel 2020 sarà l’occasione per festeggiare i primi 30 anni dell’artista romano di Rolls Royce. L’annuncio è arrivato nel corso della trasmissione 20 anni che siamo italiani, condotta da Vanessa Incontrada e Gigi d’Alessio.
I biglietti sono in prevendita dalle 11 del 9 dicembre, su TicketOne e in tutti i canali di vendita abilitati. La consegna è garantita secondo le modalità abituali, quindi con corriere espresso o con ritiro sul luogo dell’evento.
In caso di cessione del biglietto, è necessario effettuare il cambio nominativo attraverso la procedura messa a disposizione dal venditore a qualche giorno dall’evento. Si dovrà quindi necessariamente esibire la ricevuta ottenuta a seguito del cambio di utilizzatore in modo da poter avere accesso al concerto.
Gli esordi della carriera di Achille Lauro
Achille Lauro nel 1990 a Verona ma cresce a Roma, presso il Municipio III. La sua carriera inizia invece nel 2013, quando rilascia il primo mixtape dal titolo Barabba. Nel suo team, compaiono Boss Doms, Banf, Frenetik & Orang3, 3D, Dogslife e con il supporto del management Roccia Music arriva alla pubblicazione di Achille Idol – Immortale, nel 2014.
Il 2015 è l’anno di Young Crazy, fino al rilascio del primo disco da solista, pubblicato nello stesso anno, che prende il titolo di Dio C’è. Nel 2016, invece, fonda la Dj Pitch8 insieme al collettivo No Face. A novembre, arriva Ragazzi Madre, che porta anche in tour in tutta Italia.
Nel 2017, arriva la firma con la major Sony e la partecipazione a Pechino Express, al quale partecipa con il suo produttore Boss Doms. Il primo singolo rilasciato su etichetta Sony è Non Sei Con Me, mentre il 22 giugno arriva l’album Pour L’Amour che conta sulla produzione di Boss Doms. A novembre dello stesso anno, sperimenta una cover con Anna Tatangelo, che gli concede la revisione totale di Ragazza di Periferia.
Il lancio definitivo della sua carriera la conduce fino al palco del Festival di Sanremo 2019, al quale partecipa con il brano Rolls Royce. Achille Lauro conquista il 9° posto, non senza polemiche, dal momento che Striscia La Notizia aveva intrapreso una vera e propria crociata contro di lui, con l’accusa di aver velatamente inneggiato alla droga.
La partecipazione al Festival di Sanremo ha anticipato l’uscita del nuovo album, 1969, dal quale ha anche rilasciato il singolo omonimo e C’est La Vie, che ha eseguito anche in duetto con Gigi D’Alessio in occasione dell’ospitata a 20 anni Che Siamo Italiani.
Lauro si sta anche preparando a intraprendere una strada diversa, omaggiando gli anni 90 con un album da rilasciare ad hoc e proprio con il titolo 1990. I lavori sono già iniziati mentre la data d’uscita attende ancora di essere annunciata. Le prime anticipazioni sul luogo lavoro sono state comunque rilasciate nel corso degli ultimi concerti che ha tenuto a supporto dell’ultimo album.
Achille Lauro non ha mancato di far parlare di sé durante la sua ultima partecipazione a 20 Anni Che Siamo Italiani. L’artista ha infatti indossato una delle stravaganti tutine che era solito portare il Renato Zero degli anni 70, scelta che ha fatto molto discutere la sua fan base che non ha gradito l’evidente omaggio (molto lontano dal tentativo di emulazione) che Lauro ha portato in prima serata su Rai1.