BoB, Best Of Barone con Andrea Castelfranato e Alessandro Quarta: da Red Ronnie la musica si fa opera

Andrea è un virtuoso del fingerstyle e nel salotto del Barone Rosso rende omaggio a Michael Hedges


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La quarta clip del Bob, Best Of Barone raccoglie un altro momento di pura musica tratto dalla puntata del Barone Rosso di Red Ronnie di lunedì 25 novembre. A imbrigliare le redini del format dello storico conduttore di Roxy Bar, con Optimagazine in veste di media partner, a questo giro, è stato il violinista Alessandro Quarta che durante la trasmissione ha duettato con Dolcenera per il brano Fino A Domani e con il pianista Giuseppe Magagnino in una lunga jam session che ha portato sotto i riflettori il talento, la passione e soprattutto la dea musica.

Andrea Castelfranato è un chitarrista specializzato nel fingerstyle, un virtuoso che Red Ronnie ha invitato al Barone Rosso proprio in corrispondenza dell’uscita del disco Anxanum. Umile e ispirato, Andrea ha iniziato la sua esibizione da seduto, quasi un atto di prostrazione dal momento in cui si è ritrovato accanto ad Alessandro Quarta e Giuseppe Magagnino: “Sto seduto perché potrei svenire”, dice ironicamente Andrea.

La collaborazione tra Castelfranato e gli altri due musicisti è nata per caso, come racconta il violinista: “Siamo arrivati, ci siamo detti: ‘Tu che fai? Re, Mi, Sol? Okay'”. I tre mostri virtuosi si lanciano in Mediterranean Sundance, e il suono delle corde di nylon della chitarra classica ha il profumo del mare, del limone e delle piante officinali: agli accordi si alternano pennate veloci, accompagnate dal violino di Quarta e dal pianoforte di Magaglino che per questo brano si riducono all’essenziale.

Alessandro geme ad ogni battuta, completamente rapito dal groove dell’esibizione, con immancabili accordi di settima+ che lasciano tutto in sospeso e rendono tutto soffice. Magagnino irrobustisce la jam session con scale audaci, fino all’ingresso del violino di Quarta che dona all’esecuzione quel tocco di Dolce Vita, di nebbia che offusca i lampioni, per poi scatenarsi con l’archetto che si fa rovente, un grilletto che spara musica allo stato puro.

Continuando in solo la sua esibizione, Andrea Castelfranato presenta un tributo a Michael Hedges, scomparso nel 1997 e da sempre maggiore esponente del fingerstyle. Per l’occasione il chitarrista imbraccia la sua acustica e suona I Remember You, dando prova della sua abilità nel trasformare la sua sei corde in un complesso percussivo, con note pizzicate ed elementi battuti a tempo. Armoniche e accordi compongono un percorso sonoro quasi meccanico, difficilmente attribuibile a mani umane.

Joe Satriani, ricordiamo, dedicò a Michael Hedges parole piene di devozione: “La sua musica ha un’emozione e un carattere tutto suo, è tecnicamente brillante ma sempre vera“. La sua leggenda continuò nel 1999 con la pubblicazione dell’album postumo Torched, a tre anni di distanza dall’ultimo disco in studio Oracle (1996).

Andrea Castelfranato sembra disporre di più mani, tanta è la velocità e la precisione che impiega durante l’esecuzione: note, battiti e scale si susseguono mentre il chitarrista colpisce dolcemente il suo strumento, che al Barone Rosso diventa un’orchestra al completo.

Per visionare la quarta parte del Bob, Best Of Barone si può riprodurre il video a seguire, che in 8 minuti raccoglie il meglio della partecipazione di Andrea Castelfranato, Alessandro Quarta e Giuseppe Magagnino.

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