Marilyn Manson rivisita The End dei Doors, verrà la morte e avrà i nostri occhi (audio, testo e traduzione)

Il Reverendo canta Jim Morrison per la miniserie The Stand di Stephen King


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Nessuno di noi è sopravvissuto a The End dei Doors, la magnum opus del Jim Morrison più nichilista e visionario, profetico quanto When The Music’s Over, rivoluzionario quanto Unknown Soldier e demoniaco quanto Not To Touch The Earth.

Sua e nostra unica amica, la fine, è quanto contempliamo se associamo quelle note dissonanti alle prime immagini di Apocalypse Now di Francis Ford Coppola e al biopic di Oliver Stone, che fece esplodere il fenomeno del Re Lucertola agli occhi di chi ancora non lo conosceva. Era il Val Kilmer che ondeggiava all’interno del club prima di sparare sul pubblico la frase oscena e furente: Mother, I want to f**k you all night long, un qualcosa che negli anni ’60 non si poteva dire, e che schiantò Jim Morrison nell’Olimpo del rock.

Non è un caso se nel continuo rinnovarsi delle generazioni di artisti maledetti abbiamo più volte associato Jim Morrison a Brian Warner, quel Marilyn Manson tanto colpevole quanto innocente in un’America dilaniata dal bigottismo, la liberalizzazione delle armi e dagli attentati terroristici. Noi, che eravamo rimasti alla trilogia perfetta di Antichrist Superstar (1996), Mechanical Animals (1998) e Holy Wood (2000), avevamo già sentito il meglio del Reverendo e ci siamo ritrovati delusi con tutte le opere successive.

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Se c’è una cosa che Marilyn Manson sa fare bene, però, è reinterpretare i brani. Lo abbiamo adorato – e non smettiamo – per Sweet Dreams degli Eurythmics, Rock’n’Roll Nigger di Patti Smith, Tainted Love dei Soft Cell, Personal Jesus dei Depeche Mode e tante altre cover presenti nei vari bootleg sparsi per la rete.

Recentemente è stato il turno di God’s Gonna Cut You Down, una sua tombale proposta su un classico del folk. Oggi tocca a The End dei Doors, una band di cui il Reverendo ha parlato recentemente in un’intervista rilasciata a Rolling Stone:

La voce di Morrison era un lago meraviglioso in cui tutti potevano affogare. Tutto quello che cantava diventava profondo quanto la sua personalità. Aveva quella qualità innominabile che ha sempre attirato la gente. Ho sempre pensato che i Doors fossero la prima punk band, anche più degli Stooges o dei Ramones. Il loro suono non c’entra niente con il punk rock, ma quando si tratta di ribellione, di ignorare tutte le regole, Morrison fa ancora impallidire tutti gli altri.

Il contesto in cui si colloca la cover di The End è quello della miniserie The Stand del re dell’horror Stephen King, un format al quale lo stesso Marilyn Manson partecipa come interprete. Alla psichedelica e ipnotica versione originale dei Doors, Manson aggiunge il “doom”, quel tocco di cadenza funebre che non violenta le atmosfere già presenti nel brano del 1967, bensì ne sottolinea l’intensità. Abbiamo riverberi, sospiri, deliri elettronici e percussioni sommesse: un chiaroscuro che oggi è indispensabile, che in quest’era ci descrive.

Lo avevano fatto gli A Perfect Circle con la cover di Imagine di John Lennon: i brani storici, oggi, trovano il contenitore di un mondo sempre più diviso e in pericolo, con la morte – anzi, la Morte, con la m maiuscola – in perenne osservazione e monito, severa quanto madre e assassina, minacciosa ma complice.

All’audio ufficiale pubblicato su YouTube si accompagnano le visual di Zev Deans elaborate su un dipinto firmato dallo stesso Reverendo.

Di seguito il testo, la traduzione e l’audio ufficiale di The End dei Doors rivisitata da Marilyn Manson.

This is the end, beautiful friend
This is the end, my only friend, the end
Of our elaborate plans, the end
Of everything that stands, the end
No safety or surprise, the end
I’ll never look into your eyes again

Can you picture what will be?
So limitless and free
Desperately in need
Of some stranger’s hand
In a desperate land

Lost in a Roman wilderness of pain
And all the children are insane
All the children are insane
Waiting for the summer rain, yeah

Ride the king’s highway, baby
There’s danger on the edge of town
Ride the king’s highway, baby
Ride the highway west, baby

Ride the snake, ride the snake
To the lake, the ancient lake, baby
The snake is long, seven miles
Ride the snake, he’s old and his skin is cold

The west is the best, the west is the best
Get here
We’ll do the rest
The west is the best, the west is the best
Get here
And we’ll do the rest
The blue bus is calling us
The blue bus is calling us
Driver, where are you taking us?

The killer awoke before dawn
He put his boots on
He took a face from the ancient gallery
And he walked on down the hall
He paid a visit the room where his sister lived and then he
He walked on down the hall
Paid a visit the room where his brother lived and then he
Walked on down the hall
And he came to a door
He looked inside

Father
Father
Yes, son?
I want to kill you
He saw his mother
Saw his mother, saw his mother
Mother, mother mother
Mother mother
Mother****er
Mother, mother
Mother****er
Mother, mother, mother, mother
Mother
I’m gonna f**k you
Mother
I’m gonna f**k you
F**k you

You
You
You see this gun, son?
I got it loaded with Dum Dums
And if I shoot you
It will open you right the f**k up
You see this gun, son?
I got it loaded with Dum Dums
And if I shoot you
It will open you right the f**k up

This is the end

TRADUZIONE

Questa è la fine, meravigliosa amica,
questa è la fine, mia unica amica, la fine
dei nostri piani elaborati, la fine
di tutto ciò che sta in piedi, la fine,
nessuna sicurezza o sorpresa, la fine.
Non ti guarderò di nuovo negli occhi.

Puoi immaginare come sarà?
Senza limiti, liberi,
disperatamente col bisogno
della mano di qualcuno
in una terra desolata.

Perduta in un deserto Romano di dolore
e tutti i bambini sono folli,
tutti i bambini sono folli
mentre aspettano la pioggia estiva, sì.

Percorri l’autostrada del re, tesoro.
Ai margini della città c’è del pericolo.
Percorri l’autostrada del re, tesoro,
percorri l’autostrada verso ovest, tesoro.

Cavalca il serpente, cavalca il serpente
verso il lago, il lago antico, tesoro.
Il serpente è lungo sette miglia.
Cavalca il serpente, è anziano e la sua pelle è fredda.

Ad ovest è meglio, ad ovest è meglio.
Vieni qui
e faremo il resto.
Ad ovest è meglio, ad ovest è meglio.
Vieni qui
e faremo il resto.
L’autobus blu ci sta chiamando,
l’autobus blu ci sta chiamando.
Autista, dove ci stai portando?

L’assassino si svegliò prima dell’alba,
indossò i suoi stivali,
afferrò un volto dall’antica galleria
e percorse il corridoio.
Visitò la stanza nella quale viveva sua sorella e
percorse il corridoio.
Visitò la stanza nella quale viveva il fratello e
percorse il corridoio.
Giunse a una porta,
vi guardò dentro.

Padre,
padre.
Sì, figlio?
Voglio ucciderti.
Vide sua madre,
vide sua madre, vide sua madre.
Madre, madre, madre.
Madre, madre,
figlio di pu***na. Madre, madre. Figlio di pu***na.
Madre, madre, madre, madre.
Madre.
Ti sc***rò, madre, ti sc***rò.
Fan***o.

Tu,
tu,
vedi questa pistola, figlio?
L’ho caricata di Dum Dum
e se ti sparassi
ti aprirebbe in due.
Vedi questa pistola, figlio?
L’ho caricata di Dum Dum
e se ti sparassi
ti aprirebbe in due.

Questa è la fine

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