Everything I Wanted di Billie Eilish è un lamento claustrofobico (testo, audio e traduzione)

Una dedica appassionata al fratello, la paura della solitudine, la morte: la giovane artista di Los Angeles mostra il suo lato più fragile


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Everything I Wanted di Billie Eilish arriva come primo inedito dopo l’album di debutto When We Fall Asleep Where Do We Go?, forte di successi come Bad Guy. La piccola star di Los Angeles è ufficialmente la portavoce della nuova ondata elettronica, lontana dal mondo millennial nel sound e vicina agli anni ’90 nel mood. Nella sua musica, creata in collaborazione con il fratello Finneas, troviamo quel mondo trip hop squarciato con le lamiere dell’industrial che credevamo seppellito nei club indipendenti.

La sua ricetta vince per il darkbeat, sufficiente per bilanciare il mainstream fortemente condizionato dalla trap e dal reggaeton, o semplicemente dal pop più orecchiabile. Il suo messaggio ricorda l’amore tossico del grunge e l’architettura periferica dei più grandi DJ ad ovest del muro di Berlino, con quel pizzico di dubstep che oggi fa gola nel suo essere un collante che metta d’accordo tutti i fruitori delle nuove tendenze.

Lo avevamo già detto: Billie Eilish ti lega a una sedia posta al centro di un capannone arrugginito e ti minaccia a suon di musica, mentre dal solaio piovono detriti e acqua sulfurea. Con Everything I Wanted la ritroviamo logora e spaventata, nei postumi di un brutto sogno.

La scelta del titolo potrebbe essere un caso: era il 1988 quando le Bangles pubblicarono Everything I Wanted, singolo estratto dal disco Everything e brano energicamente rock nel tipico stile della band di Walk Like An Egyptian. Energicamente rock e spensierato, sì, attributi ai quali Billie Eilish risponde con pad, sospiri e beat sommessi per raccontarci di essersi gettata dal Golden Gate Bridge di San Francisco e di non aver trovato nessuno a piangere la sua morte.

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Lo ha sognato, Billie, e al suo risveglio ha trovato suo fratello Finneas, suo più grande amico e complice, tutto ciò a cui si sente di voler bene veramente. Un gesto onirico estremo che di nuovo ci apre sul mondo della pressa greve del successo, un fenomeno che ha schiacciato tantissimi artisti che, in più episodi tristemente noti, si sono trasformati in vittime.

Billie, probabilmente, si è accorta in tempo di questo rischio e vuole giocare d’anticipo. Oggi le popstar hanno anche la responsabilità social e qualsiasi cosa dicano fa sempre una certa presa sul pubblico, perché arriva in tempo reale. La sua Everything I Wanted è la fragilità di una giovane ragazza che attira folle di appassionati durante gli show, che chiacchiera amichevolmente con Billie Joe Armstrong dei Green Day, che è spesso oggetto di remix e mash-up su YouTube e che lancia una linea di abbigliamento.

Tra un brand, un dissing, una venue sold out e una consacrazione a fenomeno dell’anno, ecco che la morte tenta comunque un approccio. Non lo fa con una corsa improvvisa all’ospedale né con un improvviso malore sul palco. Lo fa nei sogni, l’elemento più vicino alla generazione di Billie Eilish che ancora gode dell’innocenza che tutti prima o poi perdiamo. Può mostrarsi con gli occhi semichiusi e irriverenti, può fare la matta con il suo ballo scoordinato, nascosta nel super-size del suo outfit, ma quando la Nera Signora stuzzica l’ispirazione allora tutto si ferma.

Un incubo che può essere interpretato come la spavalderia di un’artista che ha paura dell’insuccesso, ma ciò che leggiamo in Everything I Wanted di Billie Eilish è la paura della solitudine, decisamente più tremenda di un like in meno su Instagram.

Di seguito il testo, la traduzione e l’audio ufficiale di Everything I Wanted di Billie Eilish.

I had a dream
I got everything I wanted
Not what you’d think
And if I’m bein’ honest
It might’ve been a nightmare
To anyone who might care
Thought I could fly (Fly)
So I stepped off the Golden, mm
Nobody cried (Cried, cried, cried, cried)
Nobody even noticed
I saw them standing right there
Kinda thought they might care (Might care, might care)

I had a dream
I got everything I wanted
But when I wake up, I see
You with me

And you say, “As long as I’m here, no one can hurt you
Don’t wanna lie here, but you can learn to
If I could change the way that you see yourself
You wouldn’t wonder why you’re here, they don’t deserve you”

I tried to scream
But my head was underwater
They called me weak
Like I’m not just somebody’s daughter
Coulda been a nightmare
But it felt like they were right there
And it feels like yesterday was a year ago
But I don’t wanna let anybody know
‘Cause everybody wants something from me now
And I don’t wanna let ‘em down

I had a dream
I got everything I wanted
But when I wake up, I see
You with me

And you say, “As long as I’m here, no one can hurt you
Don’t wanna lie here, but you can learn to
If I could change the way that you see yourself
You wouldn’t wonder why you’re here, they don’t deserve you”

If I knew it all then, would I do it again?
Would I do it again?
If they knew what they said would go straight to my head
What would they say instead?
If I knew it all then, would I do it again?
Would I do it again?
If they knew what they said would go straight to my head
What would they say instead?

TRADUZIONE

Ho fatto un sogno,
avevo tutto ciò che volevo,
niente di ciò che penseresti.
Se devo essere sincera
potrebbe essere stato un incubo.
A chiunque possa interessare
pensavo di poter volare.
Dunque sono saltata via dal Golden,
nessuno ha pianto,
nessuno si è accorto.
Li vedevo lì
pensavo gli interessasse.

Ho fatto un sogno,
avevo tutto ciò che volevo
ma quando mi sono svegliata ho visto
te al mio fianco.

Mi hai detto: “Finché ci sarò io nessuno potrà farti del male,
non ti mentirei, ma puoi imparare a farlo.
Se cambiassi l’idea che hai di te
non ti chiederesti perché tu sia qui, loro non ti meritano”.

Ho provato ad urlare
ma ero sott’acqua.
Mi chiamavano “debole”,
come se fossi figlia di nessuno.
Potrebbe essere un incubo
ma l’ho vissuto come se fosse vero
e sembra che da ieri sia passato un anno.
Eppure non voglio che si sappia,
perché chiunque vuole qualcosa da me, ora,
e non voglio deludere.

Ho fatto un sogno,
avevo tutto ciò che volevo
ma quando mi sono svegliata ho visto
te al mio fianco.

Mi hai detto: “Finché ci sarò io nessuno potrà farti del male,
non ti mentirei, ma puoi imparare a farlo.
Se cambiassi l’idea che hai di te
non ti chiederesti perché tu sia qui, loro non ti meritano”.

Se solo l’avessi saputo, l’avrei fatto?
Lo farei di nuovo?
Se loro avessero saputo che ciò che dicevano sarebbe rimasto nella mia testa
che avrebbero detto invece?
Se solo l’avessi saputo, l’avrei fatto?
Lo farei di nuovo?
Se loro avessero saputo che ciò che dicevano sarebbe rimasto nella mia testa
che avrebbero detto invece?