Seconda beta EMUI 10 su Huawei P30 Lite, di corsa verso la versione stabile?

Una nuova versione dell'interfaccia, sviluppatori al lavoro di gran lena

Huawei P30 Lite

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I pensieri di tutti i possessori di un Huawei P30 Lite sono giustamente rivolti alla beta EMUI 10, ora già in corso anche in Italia. Le novità al riguardo sembravano finite vista la prima diffusione del firmware sperimentale, eppure gli sviluppatori hanno distribuito una sorpresa inaspettata lato aggiornamento. Il device dal grande successo commerciale ha cominciato a ricevere una seconda versione del firmware di test, integrata con una delle ultime patch di sicurezza. Appunto è il caso del firmware appena segnalato in Europa, con riferimento build 146.

Come sottolinea pure il sito tedesco HuaweiBlog, siamo al cospetto di un aggiornamento dal peso abbastanza irrisorio, solo 103 MB. L’ingombro minimo è presto spiegato: l’update in questione non dovrebbe neanche contenere risoluzioni di bug importanti. Piuttosto, saremmo al cospetto di un firmware che contiene solo la patch di sicurezza in più rispetto a quello precedente che ha introdotto EMUI 10 sul telefono.

A parte la buona notizia di un nuovo aggiornamento per il Huawei P30 Lite, così a breve distanza al primo, la riflessione da fare senz’altro è la seguente. Un’update senza alcuna correzione vistosa di errori la dice lunga sulla maturazione del pacchetto software. Questo potrebbe essere non lontano dalla sua versione stabile che potrebbe giungere dunque prima del tempo. Proprio nella direzione di questa ipotesi c’è un indizio inconfutabile: oggi 11 novembre è partita la distribuzione stabile dell’EMUI 10 su Huawei P30 e P30 Pro, anche in quest’ultimo caso prima del previsto. Possibile che per il più piccolo della famiglia ci sia lo stesso buon esito? Non è per nulla da escludere.

La beta EMUi 10 siglata come 146 non tarderà a fare capolino sui Huawei P30 Lite italiani nelle prossime ore. I partecipanti alla fase di sperimentazione dell’interfaccia utente sono più che avvisati. Tutti gli altri che non hanno aderito alla fase di test, invece, dovranno aspettare ma di certo non molto.