Il secondo film ambientato nel XIV Secolo che segue la storia raccontata nel successo mondiale di Maleficent (2014). La prima pellicola incassò settecentocinquanta milioni di dollari in tutto il mondo, più di quindici milioni solo in Italia. Un riconoscimento non solo di pubblico, viste le candidatura a Premio Oscar nella categoria Miglior costume e le due candidature a Critics Choice Award per il Miglior trucco e Miglior costume. In questo nuovo capitolo lo scontro è di Angelina Jolie contro Michelle Pfeiffer in Maleficent: Signora Del Male. Per la prima volta Malefica scopre di non esser sola.
La vera storia di Malefica, la creatura malvagia che con un incantesimo fa cadere nel sonno la bella principessa Aurora, viene ben spiegata nel famoso cartone animato. Rispetto al classico di animazione “La bella addormentata nel bosco”, a cui fa riferimento la saga, Maleficient svela personaggi complessi e per questo profondamente veri. Il mondo diviso semplicisticamente in buoni e cattivi non convince più ad esattamente sessanta anni dalla pellicola di animazione Disney.
Se nel 2014, abbiamo scoperto le ragioni che hanno portato Malefica (Angelina Jolie) a quel folle gesto e al ritrovato rapporto di cura e di amore nei confronti della bella principessa Aurora (Elle Fanning), adesso la Jolie dovrà vedersela direttamente con Michelle Pfeiffer nei panni della madre naturale di Aurora, la regina Ingrith.
Tutto comincia con la dichiarazione del principe Filippo, qui interpretato da Harris Dickinson, quando decide di dichiararsi apertamente ad Aurora pregandola di diventare sua sposa. La dolce principessa non aspetta neanche un secondo nell’accettare senza consultare la sua protettrice e madre di fatto, Malefica.
La protettrice magica della Brughiera, come ogni madre apprensiva, non sembra prenderla nel verso giusto. Soprattutto quando la regina madre di Filippo, durante la cena asserisce di far trasferire Aurora nel suo castello e di “adottarla” come nuova e unica figlia, facendo letteralmente esplodere di rabbia Malegica.
Inoltre nell’esperienza diretta di Malefica, l’amore tra uomo e donna non porta a nulla di buono. E’ ancora fresca la ferita inferta infatti dallo stesso padre di Aurora, re Stefano. Questi si approfittò dei sentimenti che Malefica provava nei suoi confronti e durante il sonno, con un sol colpo, le recise le ali nel film Maleficent.
Venuta quindi a conoscenza della promessa degli innamorati, Malefica tenterà con tutte le forze di opporsi all’unione dei due. In questa situazione a stare dalla parte del matrimonio ci sarà la regina Ingrith, pronta a cogliere l’occasione per strappar via la principessa dall’influenza di Malefica. Ingrith cospirerà per tutto il tempo, contro la sua stessa famiglia e il popolo della Brughiera per inaugurare una nuova guerra contro Malefica. Finirà per tradire persino il suo sposo, il re, pur di raggiungere il suo scopo.
Sua maestà Michelle Pfeiffer, decisamente a suo agio e persino più credibile della Jolie nel ruolo di “cattiva dell’anno” tenterà di assassinare Malefica con una pallottola di ferro scaraventata da una balestra. Quello che proprio non poteva prevedere e che proprio quando le forze stavano abbandonando Malefica verrà salvata da potenti creature.
Scoprirà così di non essere l’unica creatura alata al mondo. Nella lotta infatti troverà al suo fianco troveremo suoi simili, creature potenti, che la inviteranno a unirsi alla ritrovata famiglia nella lotta contro gli umani. La scelta per Malefica diventa quindi scegliere tra la famiglia di appartenenza e quella che si è scelta.
Al di là infatti degli imponenti effetti speciali e della lotta messa in scena tra le due famose attrici Jolie e Pfeiffer, è arduo il compito del regista Joachim Rønning (Pirati dei Caraibi: La Vendetta di Salazar, Kon-Tiki) nell’affrontare proprio il delicato tema dell’appartenenza, in un film dal carattere universale come tutti quelli targati Disney.
Possiamo immaginare le tribolazioni di Aurora nello scegliere tra la madre naturale e quella di adozione e le difficoltà della stessa Malefica messa davanti alla scoperta di una nuova famiglia di suoi simili che si scagliano contro ciò che ha scelto e su cui ha vegliato sino ad ora: la giovane Aurora.
Insomma biologia o libera scelta? I temi della famiglia 2.0 della Disney sono questi e siamo sicuri che nel film non mancheranno anche costumi da Oscar e trucchi da favola.