Il finale di Stranger Things 3 ha fatto arrabbiare Millie Bobbie Brown, che però ha grandi speranze per Eleven

Il finale di Stranger Things 3 commentato da Millie Bobbie Brown/Eleven: l'attrice si è "incazzata" per quel flashforward


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La terza stagione della serie si è rivelata la migliore realizzata finora per scrittura e messa in scena, ma il finale di Stranger Things 3 non è piaciuto a tutti, sia per la presunta morte di Hopper che per quel flashforward che mostra alcuni dei protagonisti intenti a lasciare Hawkins.

Ora sappiamo che la quarta stagione sarà ambientata altrove rispetto alla cittadina invasa dal Mind Flyer, ma quando Millie Bobbie Brown ha scoperto che la sua Eleven avrebbe lasciato Hawkins insieme a Will e sua madre Joyce, non l’ha presa benissimo.

La trama di Stranger Things 3, infatti, dopo un’epica battaglia contro il mostro che ha infettato gli abitanti della città e i Russi che hanno riaperto il varco del Sottosopra, si è conclusa tre mesi dopo, con Joyce che ha lasciato Hawkins insieme a Jonathan, Will ed Eleven al seguito, “adottandola” dopo la scomparsa (vera o presunta?) di Hopper.

Una soluzione che non è piaciuta alla Brown, che in un’intervista a ELLE ha detto di essersi sentita “davvero contrariata” di fronte alla lettura del copione del finale di stagione. Più che per la presunta morte di Hopper con un gesto eroico per salvare lei e tutti gli altri ragazzi, l’attrice ha contestato l’idea che il gruppo di amici si dividesse con la partenza di Eleven e Will da Hawkins insieme alla famiglia di quest’ultimo.

Ero incazzata! Ho letto la sceneggiatura e ho pensato: “Come, come è possibile? Perché si stanno allontanando? E mi hanno detto: “Non hai letto l’episodio tre?”. Ed io: “Oh sì”, perché Joyce ha detto che voleva allontanarsi da Hawkins.

La Brown non immaginava che il piano dei Duffer fosse proprio quello di spostare l’azione della quarta stagione della serie in un luogo diverso da Hawkins, come poi confermato con l’annuncio ufficiale della produzione di Stranger Things 4.

Nonostante non abbia condiviso il finale ideato dai fratelli Duffer, la Brown ha grandi speranze per il futuro del suo personaggio: vuole vederla evolversi senza la tutela di coloro che l’hanno aiutata ad integrarsi e diventare autonoma finora, in pieno spirito femminista.

Spero che scopra chi è, senza un ragazzo, un’influenza maschile nella sua vita. Ci sono Mike e Papa ed Hopper e tutti i ragazzi. Anche senza Max, deve trovarsi da sola. Tutti hanno bisogno di quel momento della vita in cui fermarsi e pensare: “Chi sono io come persona, chi sono io senza tutti intorno a me? Come posso davvero amare me stessa?”. Non so se sappia già come farlo. Quindi vorrei un arco temporale in cui Eleven possa imparare ad amare se stessa e imparare chi è, il che è difficile nelle circostanze in cui si trova. Penso che abbia bisogno di un piccolo viaggio alla scoperta di sé.