Il sistema operativo Huawei Harmony non è per nulla pronto a sbarcare su smartphone, tablet ma neanche sui computer portatili del produttore cinese. La riprova di quanto detto nasce dalle notizie in arrivo proprio in queste ore dall’Asia e rimbalzate da una fonte autorevole come GizChina. Proprio nella sua madrepatria Cina, l’azienda avrebbe cominciato a vendere i suoi PC portatili con Linux, a differenza di quanto ci si sarebbe aspettati proprio in questo momento.
Ad inizio nel mese di agosto, nel corso della conferenza HDC 2019 dedicata agli sviluppatori, Huawei aveva ripetuto (fino quasi allo sfinimento) che il nuovissimo sistema operativo Harmony proprietario era un OS multi-piattaforma, capace di girare contemporaneamente su smartphone, tablet, PC ma anche su altri dispositivi (facendo riferimento alle nuove tecnologie per l’Internet of Things). Date le dichiarazioni poi sulla maturità raggiunta proprio dalla nuova esperienza software ci si sarebbe pure aspettati un’integrazione della stessa sui primi dispositivi in vendita. Invece no.
La notizia del giorno appunto è che in Cina, sul noto store vMall, il Huawei MateBook X Pro, MateBook 14 e MateBook 13 è in vendita con a bordo Linux. Fa di certo piacere sapere che in alternativa al sistema operativo Huawei, non ancora pronto, si sia trovato un accordo per una soluzione solida e concreta come Linux ma la strategia ora di scena potrebbe pure voler dire che i progressi degli sviluppatori verso l’OS proprietario non sono così notevoli.
Non è chiaro se i MateBook menzionati saranno presto venduti in Europa e dunque anche in Italia proprio con a bordo Linux. Per il momento, possiamo credere che la Cina sarà una sorta di mercato di test per questa particolare combinazione di hardware e software. Allo stesso tempo, non posiamo dare per scontati gli sviluppi per l’implementazione del sistema operativo Huawei vero e proprio né sui Pc né sugli smartphone e tablet per l’immediato futuro. Vanno semmai attese nuove dichiarazioni al riguardo da parte del produttore.