La rivelazione su Hopper e Joyce di Stranger Things: chi avrebbe dovuto interpretarli secondo i Duffer

I personaggi di Hopper e Joyce di Stranger Things avrebbero potuto avere volti diversi: David Harbour e Winona Ryder non erano la prima scelta dei fratelli Duffer


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Ad oggi, dopo tre stagioni di successo di cui l’ultima decisamente sopra la media delle due precedenti, è quasi impossibile immaginare Hopper e Joyce di Stranger Things da altri attori che non siano David Harbour e Winona Ryder.

Eppure, nelle idee iniziali dei creatori della serie, c’erano altri potenziali interpreti dei due personaggi adulti principali: i fratelli Duffer hanno immaginato altri nomi per quei due ruoli mentre costruivano il loro show come un’unica serie-evento da una sola stagione e lo proponevano a diversi produttori.

Lo rivela il libro di Stranger Things (disponibile a questo link), una cosiddetta Bibbia del soggetto della serie in cui sono raccolte le idee in nuce da cui è stato poi sviluppato il fortunato show Netflix, giunto ora alla quarta stagione le cui riprese inizieranno in autunno.

Immaginando un’opera che fosse un unicum e non composta da più capitoli, i fratelli Duffer hanno pensato di poter affidare i due ruoli principali – quello dello sceriffo di Hawkins e della mamma di Will – a grandi star del cinema. E avevano le idee ben chiare sui nomi.

La natura limitata del progetto ci consentirà di scegliere come target attori cinematografici per i protagonisti adulti. Ad esempio, Ewan McGregor, Sam Rockwell per Hopper (…) Naomi Watts o Marisa Tomei per Joyce.

La potenziale coppia di adulti della serie poteva dunque essere impersonata da uno dei binomi possibili tra questi quattro nomi, poi evidentemente le cose sono cambiate quando Stranger Things ha assunto il formato di una serie dal potenziale più ampio respiro e i ruoli sono stati affidati a due attori che hanno sì esperienze cinematografiche molto rilevanti ma, nel caso di Harbour, anche trascorsi televisivi importanti, e in quello della Ryder un lungo periodo di scarsa attività professionale, complici anche note le vicissitudini personali.

Harbour ha recitato in film di grande successo come I segreti di Brokeback Mountain (2005), La guerra dei mondi (2005), Revolutionary Road (2008), Suicide Squad (2016), ma ha anche un lungo curriculum di apparizioni tv che va da singoli episodi di serie del franchise Law & Order a Manhattan e The Newsroom fino ai 13 episodi dell’unica stagione di State of Affairs, la serie con Katherine Heigl cancellata dopo una sola stagione da NBC.

Winona Ryder, icona degli anni Novanta, ha raggiunto l’apice della sua carriera con Edward Mani di Forbice (1990), Dracula di Bram Stoker (1992) e L’età dell’innocenza (1993) e Piccole Donne (1994), film che le sono valsi due candidature all’Oscar, ed è stata apprezzata in molti altri ruoli in Ragazze Interrotte (1996), Star Trek (2009) e Il Cigno Nero (2010), ma negli ultimi anni non aveva avuto grandi opportunità professionali fino al debutto in Stranger Things nel 2016 che ha segnato il suo grande rilancio sulla scena internazionale e le ha procurato la sua terza nomination ai Golden Globe.