Tra le prime serie tv a fermarsi a causa del Coronavirus, Stranger Things 4 è attualmente in stand-by come molte altre produzioni televisive e cinematografiche, interrotte nel rispetto delle misure di contenimento del contagio adottate prima in Europa e poi negli Stati Uniti.
Le riprese di Stranger Things 4 erano partite a febbraio e, quando Netflix ha deciso di fermare la sua produzione come quella di tutte le altre serie, erano in corso da appena un mese: nonostante non vi fosse alcun caso sospetto sul set, la società ha ritenuto doveroso tutelare tutti i lavoratori dalla possibile circolazione del virus in un ambiente in cui, per forza di cose, mantenere un distanziamento sociale è praticamente impossibile, viste le necessità di scena.
Il produttore e regista Shawn Levy ha raccontato in una lunga intervista a Variety il momento in cui, venerdì 13 marzo, ha comunicato al cast che le riprese sarebbero state interrotte. Levy lo ha definito un “momento agrodolce” e “intenso” per il cast e la troupe, perché ormai dopo quattro stagioni quel set “è come una famiglia per tutti” e in generale “quando giri, crei una micro società, una comunità“.
Ero al telefono con Netflix mentre dirigevo riprese e bloccavo scene. Abbiamo condiviso con il nostro cast e la nostra troupe la notizia che avremmo messo in pausa la produzione con molta cautela. Non c’erano membri dello staff malati, nessuno mostrava sintomi, ma sembrava la cosa giusta da fare.
Levy ha assicurato che lo stop alle riprese è temporaneo, in attesa che la situazione globale si assesti e che si possa tornare a lavorare in piena sicurezza per tutti. Un orizzonte che sembra quantomai lontano, soprattutto ora che la diffusione del virus sta diventando importante negli Stati Uniti. Il produttore ha anche fatto sapere che Netflix è andata incontro alle preoccupazioni dello staff tecnico, che a fronte dell’interruzione delle riprese temeva per la propria condizione finanziaria, visto che non sempre i lavoratori dello spettacolo vengono retribuiti durante i periodi di pausa dal set.
Netflix ha accettato di pagare l’équipe per due settimane di lavoro di 40 ore durante la pausa. Sono solo felice che Netflix voglia prendersi cura della salute e del benessere delle persone che realizzano questo spettacolo.
Come per tutte le altre produzioni interrotte in questo momento di totale incertezza sul futuro, non è possibile fare previsioni sulla ripresa delle attività dell’industria dell’intrattenimento, che subirà gravi contraccolpi economici da questa pandemia.
Tra i primi effetti ci sarà la necessità di riprogrammare interi piani di produzione per film e serie tv che erano in lavorazione in questo periodo. Di conseguenza, Stranger Things 4 – che non aveva ancora una data d’uscita ufficiale ma avrebbe potuto debuttare entro l’anno – quasi sicuramente non arriverà su Netflix prima del 2021. La terza stagione aveva debuttato con grande successo lo scorso 4 luglio 2019, diventando da subito una delle più viste sulla piattaforma, ma stavolta è ampiamente prevedibile che la tradizionale pausa di un anno o poco più tra un capitolo e l’altro della saga di Hawkins non potrà essere rispettata.