Marco Masini a Non disturbare di Paola Perego racconta il suo periodo buio e la rinascita di Sanremo con la vittoria tra i Campioni con il singolo L’Uomo Volante. Nessuno ci credeva più in Marco Masini. Nell’ambiente si diceva che portava sfortuna. Anche la sua casa discografica gli stava voltando le spalle. Le TV non lo volevano, le radio nemmeno. Fare promozione era diventato impossibile. Poi la partecipazione al Festival di Sanremo nel 2004, con L’Uomo Volante, una canzone che ha conquistato il favore di pubblico e critica al primo ascolto fino alla vittoria della kermesse canora.
Marco Masini a Non disturbare di Paola Perego racconta la scomparsa di sua madre, quando aveva ancora 18 anni, e il dolore che ne derivava. La ricorda come una donna “sorridente, positiva e seria”. Condivide alcuni ricordi in sua compagnia: “Mi rimproverava spesso ma lo faceva con dolcezza. Lei mi avrebbe rimproverato di non aver fatto un figlio e di non aver trovato un punto di riferimento ma io sto bene così”.
Poi analizza il periodo buio della sua carriera, quando venne accusato di “portare sfortuna”, come accaduto con Mia Martini, ma ipotizza che nessuno lo abbia fatto con cattiveria nei suoi confronti. Non furono poche le conseguenze, soprattutto a livello promozionale: nessuno lo voleva. “Nel 2001 mi arrivò una lettera da una tv in cui c’era scritto: ‘il cantante diffonde energie negative’, e da lì mi dissero che non c’era più budget per i miei progetti”, e il suo percorso sembrava essere destinato ad affrontare un momento di stallo.
“Iniziò tutto per scherzo. Lo facciamo tutti, tutti prendiamo in giro qualcuno. Io non credo nella cattiveria della gente, assolutamente. Non credo di essere stato odiato. La cattiveria arriva dall’odio. Ma la cosa è sfuggita di mano”, aggiunge nel ricordo dei più semplici gesti quotidiani divenuti complicati: “Era una persecuzione, non riuscivo neanche ad andare al bar a prendere il caffè. Vedevi gente che si girava e si toccava, era difficile. Mi sentivo disarmato, quella è un’arma letale”.
Marco Masini non si è perso d’animo e ha continuato a mettersi in gioco. Al Festival di Sanremo 2004 ha presentato il brano L’Uomo Volante, che segnò la sua rinascita. “È inutile arrabbiarsi, fare vittimismo non serve. Bisogna essere lucidi, freddi e capaci di dimostrare il contrario. Io conosco una formula sola: scrivere canzoni. Deve essere ancora più bella, deve avere una forza sua che nonostante ci sia un muro difficile da superare ha talmente tanta forza che lo sfonda”.