Nonostante i fumi ancora penetranti dell’ultimo disco, rafforzato dall’hype per l’unica data programmata in Italia, c’è chi non dimentica il grande classico Engel dei Rammstein. I Metallica, infatti, hanno reso tributo alla band di Till Lindemann durante la data all’Olympiastadion di Berlino del 6 luglio, proprio nella casa degli eroi del tanz-metal internazionale.
Come in ogni show fuori porta, il chitarrista Kirk Hammett e il bassista Robert Trujillo hanno inscenato il consueto sipario dei tributi – ricordiamo la cover di El Diablo dei Litfiba a Milano e di Killers degli Iron Maiden durante lo show di Londra – suonando Engel dei Rammstein senza batteria e con la pronuncia tedesca impacciata di Trujillo, aiutato dal pubblico autoctono che ha apprezzato con entusiasmo il tentativo.
La linea di basso di Oliver Riedel ha tenuto il tempo, con il suo ingresso dopo i fischi dell’intro eseguiti da Hammett sulle note più alte della sua sei corde. Sono bastate poche note per far esplodere l’ovazione.
Engel dei Rammstein è contenuta nell’album Sehnsucht (1997), lo stesso disco della storica Du Hast – parzialmente scimmiottata nella più recente Deutschland – di Spiel Mit Mir e dell’intensa Klavier, e nella setlist dell’Europe Stadium Tour 2019 è sempre presente insieme ad altri successi come Du Riecht So Gut, Heirate Mich e Mein Herz Brennt.
Ascoltare il riff viscerale di Richard Kruspe e Paul Landers eseguito da Kirk Hammett fa un certo effetto, ma la capacità dei Rammstein non è circoscritta a una semplice tecnica: gli strumentisti della band di Berlino sanno creare vere e proprie fortezze sonore senza ricorrere a virtuosismi, come dimostrano gli esempi di Rammlied, Sonne e Wollt Ihr Das Bett In Flammen Sehen.
Engel dei Rammstein è una delle manifestazioni più ruvide ed essenziali della missione sonica della band di Till Lindemann, e con il tributo eseguito a Berlino i Metallica ci fanno sapere che lo hanno notato.
